E’ caos-presidi nelle scuole abruzzesi. Nonostante un concorso svoltosi ormai da due anni, 67 istituti (un quarto del totale) inizieranno l’anno scolastico con un preside in reggenza. L’ufficio scolastico regionale, infatti, non ha potuto che prendere atto della situazione legata al ricorso al Consiglio Di Stato che alcuni candidati perdenti hanno presentato nei confronti del concorso. L’aspettativa delle autorità scolastiche era in realtà che la decisione del massimo organo di giustizia amministrativa arrivasse entro la giornata di ieri, per avere un quadro certo sulla validità o meno della graduatoria impugnata, e procedere eventualmente da subito alle immissioni in ruolo. Ma il Consiglio di Stato ha rinviato la sua decisione al prossimo 24 settembre. Il risultato è che proprio in queste ore si stanno assegnando le reggenze per le scuole rimaste scoperte. Salvo poi, qualora il Consiglio di Stato bocciasse definitivamente i ricorsi, procedere alle immissioni in ruolo anche ad anno scolastico iniziato. Una procedura autorizzata dal ministero per l’Abruzzo e per l’unica altra regione interessata dai ricorsi, la Lombardia. Questo significa che queste 67 scuole potrebbero iniziare l’anno scolastico con un preside e proseguirlo con un altro. Nel caso invece il Consiglio di Stato accogliesse il ricorso, si dovranno ripetere le prove del concorso e aspettare almeno fino al prossimo anno scolastico per le immissioni in ruolo dei nuovi dirigenti scolastici. Tutto regolare invece per le poche immissioni in ruolo del personale docente. Domani e dopodomani a L’Aquila verranno assegnate le cattedre per tutta la regione, per metà ai vincitori del concorso appena terminato e per metà ai precari storici nelle vecchie graduatorie.

{avsplayer videoid=6346}