Il governo ha deciso di non impugnare la legge regionale dell’Abruzzo sull’uso terapeutico della cannabis. Il Consiglio dei ministri che si e’ riunito oggi ha deciso, infatti, di tenere fuori dalle leggi regionali impugnate quella che disciplina le “modalita’ di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalita’ terapeutiche”, come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi. La legge abruzzese arriva sull’esempio di quelle di altre regioni: prima la Toscana, poi la Liguria, dove la legge è stata impugnata dal governo Monti. Poi le Marche nel 2013 ma solo “in assenza di valide alternative terapeutiche”, il Friuli Venezia Giulia, la Puglia e il Veneto, dove anche in questo caso il governo Monti aveva bloccato la normativa. La norma del consiglio regionale abruzzese è stata promossa nel 2011 dai consiglieri Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista e Antonio Saia dei Comunisti italiani, e sottoscritto anche dai consiglieri dell’allora popolo della libertà Riccardo Chiavaroli e Walter di Bastiano.
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