REDAZIONE – L’Aquila vince ancora e continua a convincere sempre di più. All’Arechi di Salerno finisce 1-0 gon un gol propiziato da un tiro di Carcione toccato da Frediani con una deviazione decisiv di Siniscalchi. Pagliari conferma modulo e uomini, 4 3 3 con Scrugli e Dallamano esterni bassi, Pomante e Zaffagnini centrali, centrocampo a tre con carcione vertice Del Pinto e Corapi, soito tridente composto da Frediani, Ciciretti e De Sousa. Nella Salernitana confermato il modulo 4 3 1 2 ma la novità è l’esclusione di Molinari con la coppia centrale di difesa composta da Siniscalchi e Tuia. Dirige Abisso di Palermo. L’Aquila interpreta benissimo la gara guidata in panchina da un direttore d’orchestra di nome Giovanni Pagliari che non ne sbaglia una. La Salernitana deve accelerare e lo fa con Gustavo molto bravo tra le linee, Testa è prodigioso sul tentativo di Guazzo all’8° ma la spinta dei padronio di casa pian piano si esaurisce e L’Aquila prende il comando delle operazioni rendendosi pericolosa prima con De Sousa che di testa sfiora il gol su invito del baby prodigio Frediani poi con un gran tiro di Dallamano che ha costretto Iannarilli al miracolo. Riprersa. Ciciretti disegna una bella parabola da calcio di punizione che però non trova il bersaglio, Sanderra passa al 4 3 3 inserendo Ricci, pagliari risponde con Ciotola e Gizzi al posto di Ciciretti e Scrugli e arriva il vantaggio. Punizione di Carcione, tocco in area di Frediani, poi Siniscalchi è sfortunato e la palla finisce in rete. Sanderra le prova tutte ma Pomante e Zaffagnini sono i ministri della difesa rossoblù guidati da super Andrea Testa che nel finale dice no a Guazzo. Volpe, ex Lanciano,  non trova l’abbrivio giusto in area e nei minuti di recupero Corapi, ancora una volta sontuoso, e compagni non correrano rischi. Finisce così con l’Aquila che vola al secondo posto espugnando meritatamente l’Arechi. Come l’anno scorso, un piacevole dejavù.

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