Dai siti on line delle più importanti testate tedesche l’immagine più significativa della tragedia avvenuta lo scorso week end a Nierstein, vicino Magonza, dove un ristoratore di Vasto, Domenico Antonio Battista di 51 anni, é stato ucciso con 17 colpi di pistola, é questa foto scattata davanti al suo locale: fiori e candele a testimonianza di quanto Battista era conosciuto ed apprezzato dalla piccola comunità. La sua pizzeria, “La Casa”, era anche ritrovo abituale dei tifosi della locale squadra di calcio, era stato premiato anche come ristoratore dell’anno e da 17 anni, dicono alcuni testimoni, il suo ristorante era sempre pieno di gente. Sconcerto anche da parte del sindaco di Nierstein Gunther: “Una tragedia simile non era mai accaduta nella nostra piccola città, siamo tutti sotto choc”. Intanto sul fronte delle indagini la polizia ha fermato un uomo di 36 anni, pare un italiano, non si sa molto di più. La sua identificazione avvenuta grazie alle immagini raccolte dalle telecamere di videosorveglianza, il presunto killer si é avvalso della facoltà di non rispondere, alla luce, anche, di diverse testimonianze pare che Battista consentiva a chiunque di frequentare il suo locale, non é escluso che ad ucciderlo sia stato proprio uno dei suoi tanti clienti. Domenico era separato da diversi anni e gestiva il locale insieme al fratelo Mario, questa mattina é arrivato in Germania anche il padre per il triste rituale del riconoscimento della salma che nei prossimo giorni rientrerà in Italia per i funerali. Chiede verità e giustizia la mamma della vittima: “L’assassino deve pagare, di qualunque nazionalità sia”, afferma Concetta, la madre di Domenico Antonio Battista.
Il locale “La Casa”, che Battista gestiva da 17 anni insieme al fratello Mario, a Nierstein, è nel Land tedesco della Renania-Palatinato. Nella notte del 29 novembre la porta di ingresso del locale è stata crivellata da colpi di pistola. Sembra almeno una quindicina. Domenico cade a terra morto. A Vasto, nella provincia di Chieti, vivono i genitori e la sorella di Domenico. L’intera comunità è sotto shock. A mantenere i contatti da Vasto è proprio Concetta che con la figlia Marcella aspettano notizie nella loro abitazione in via Sant’Anna, dove è iniziato il viavai di parenti e amici. “Voglio sapere la verità sulla morte di mio figlio Domenico, nessuno me lo può ridare, ma voglio sapere perché lo hanno ucciso in questo modo”, dice Concetta. “Gli ho sempre detto di stare attento e di essere prudente. E ora me lo hanno ucciso. Mi chiamava regolarmente ogni settimana, almeno due o tre volte. L’ultima volta – racconta ancora la mamma di Domenico – l’ho sentito lo scorso giovedì”. “Vi prego in questo momento lasciate mio figlio Mario in pace che è pieno di dolore perché lui è distrutto. È stato interrogato dalla polizia e ora è in attesa con mio marito che venga restituito il corpo di mio figlio. Ora non posso dire se domani o dopodomani, bisogna solo aspettare. Non posso dirvi il giorno perché non lo so nemmeno io che sono la mamma”, esorta Concetta parlando con i cronisti. E aggiunge: “I malviventi stanno da tutte le parti, qui come in Germania. Non so di che nazionalità è l’assassino di mio figlio, che sia un italiano o un tedesco deve pagare per quello che ha fatto a mio figlio e basta”. In Germania la vittima viveva con una compagna, mentre Mario è sposato con una tedesca ed è padre di due figli. I funerali saranno celebrati a Vasto nella parrocchia di Santa Maria Maggiore.

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