Ristabilire la verità sull’eccidio di Colle Pineta

Caro Direttore di Rete 8,
anche quest’anno in occasione della 70° ricorrenza dell’eccidio dei 9 giovani partigiani da parte dei nazifascisti l’amministrazione Mascia è scivolata su una buccia di banana.
La cerimonia è stata preparata fin nei minimi particolari, nulla da eccepire, ma sarà forse stata la voce altisonante, l’enfasi della proclamazione della Porcaro a farmi rilevare una imperdonabile inesattezza, una forte devianza dalla verità nelle parole usate dall’assessora alla Cultura.
Dire che i 9 ragazzi partigiani fucilati a Colle Pineta siano stati uccisi dai nazisti omettendo la responsabilità dei fascisti che furono coloro che li catturarono e li consegnarono nelle mani delle truppe tedesche, è una gravissima omissione.
La testimonianza di Floriano Finore, partigiano, testimone oculare dell’eccidio e miracolosamente graziato, rende opinabile anche ciò che la Porcaro ha detto sulla commutazione della sentenza da impiccagione a fucilazione da parte del podestà Alberto Gasparri e dell’arcivescovo Giuseppe Venturi.
Perchè la storia non sia distorta è fondamentale che l’informazione sia completa. Dunque sarebbe stato necessario sottolineare la responsabilità dei locali esponenti fascisti e il ruolo fondamentale della lotta di liberazione a cui la Porcaro non ha minimamente accennato.
Una riconoscenza particolare va rivolta al corpo insegnante della scuola elementare di Colle Pineta, “11/02/1944”, che da sempre fa di questa ricorrenza un’occasione per trasmettere ai più giovani il valore della memoria e della resistenza.

La Consigliera del PD di Pescara
Paola Marchegiani

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