Il Governo ha deciso di togliere dalla legge di conversione del decreto “Sblocca Italia”, all’esame della Camera, la parte riguardante la ricostruzione dell’Aquila che era stata inserita con un emendamento approvato dalla commissione ambiente, con la motivazione che non c’è copertura finanziaria nel Bilancio 2014.
“E’ un fatto grave che testimonia una disattenzione nei confronti dei problemi della ricostruzione dell’Aquila e del lavoro difficile che svolgono i 56 comuni del cratere – commenta il deputato abruzzese di Sel Gianni Melilla -. Se a questo si aggiunge la gravissima scelta della proposta di legge di stabilità del Governo Renzi che non prevede nessuno stanziamento per l’annualità 2015 per la ricostruzione post sisma, a fronte di una necessità di almeno 600 milioni di euro, ci si rende conto di come siamo arrivati ad una situazione allarmante e inaccettabile per l’Abruzzo e per L’Aquila”. Una notizia questa che sta già suscitando molte polemiche e reazioni: tutte nella speranza che vi siano ancora i margini di recupero dei fondi necessari per non paralizzare il più grande cantiere d’Europa quale è ritenuto quello aquilano. Tra le reazioni di denuncia, direttamente da Roma, anche quella dell deputato pescarese M5S Gianluca Vacca: “Gli emendamenti sono stati cassati dalla stessa maggioranza: ormai non è più un decreto Sfascia Italia ma anche Anti Abruzzo”. Per Vacca “i sospetti sulle mancate coperture per gli emendamenti potrebbero essere anche legittimi, ma questo dimostra il pressapochismo e la incapacità dei deputati Pd. La verità è che come nel caso delle trivelle e del Parco della Costa Teatina il Pd abbandona l’Abruzzo, anzi lo affonda”- chiude Vacca.
Dichiarazione di Fabrizio Di Stefano (Forza Italia) su Ombrina
“Come purtroppo avevo previsto, il Governo ha posto la questione di fiducia sul Decreto Sblocca Italia. Pur essendo tornato in Commissione tra ieri e oggi per varie modifiche, nessun parlamentare abruzzese del centro sinistra ha speso una parola per provare a reinserire una norma “blocca trivelle”. Lo ha dichiarato in una nota il parlamentare di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, che ha aggiunto: ” E’ chiaro che ora con la fiducia i nostri colleghi abruzzesi non saranno più chiamati a pronunciarsi sullo specifico argomento e così se ne laveranno le mani. Ma a questo punto non si azzardassero più a darci ancora lezioni di tutela dell’ambiente e di come si gestisce un territorio. E non sarà certo con la nomina e la remunerazione di un commissario di un eventuale parco, ed ovviamente mi riferisco a De Dominicis, che si tutelerà l’Abruzzo ed il suo patrimonio ambientale e paesaggistico”. Domattina a Pescara l’on. Di Stefano terrà una conferenza stampa.
Questa la posizione di Antonio Castricone (PD)
“Per sgomberare il campo da equivoci, visto anche il susseguirsi di voci infondate diffuse in queste ore, voglio confermare la presenza nello Sblocca Italia la presenza dei 250 milioni di euro per la ricostruzione in Abruzzo e ringrazio Giovanni Legnini per il suo lavoro da sottosegretario al Mef. Gli unici rilievi posti dalla Ragioneria dello Stato, riguardavano parte dell’emendamento relativi alla riorganizzazione normativa sulla ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere sismico, in particolare sulla rimozione delle macerie e sul personale degli uffici preposti alla ricostruzione. Vista la complessità della materia e la necessità di mettere ordine, da un punto di vista normativo e di risorse, su una materia di primaria importanza per l’Abruzzo, dico fin da ora che ripresenteremo le nostre istanze anche nella legge di stabilità e con idonee iniziative legislative. Capisco il ruolo e le esigenze politiche di chi è all’opposizione ma vorrei sottolineare che da parte loro non c’è statala volontà di presentare alcun emendamento che riguardasse la ricostruzione in Abruzzo. Oggi parlano ma ieri dov’erano? A chi parla di presappochismo e incapacità dico che le loro proposte sono state ‘zero’ su questo argomento. Solo i deputati del Partito Democratico hanno avuto interesse a tutelare l’Aquila e i comuni del cratere. Mi auguro, quindi, che gli stessi colleghi di SEL e M5S, che oggi gridano allo scandalo, possano unirsi alla nostra battaglia. Che non ha un colore politico ma è solo ed esclusivamente in favore dei cottadini e del territorio abruzzese”. Così Antonio Castricone, deputato abruzzese del PD.
Stefania Pezzopane si allinea a Castricone
“Nel decreto Sblocca Italia i 250 milioni di euro previsti per la ricostruzione sono assolutamente salvi, dal momento che non erano nell’emendamento stralciato, bensi’ nel testo del decreto. Cosi’ come sono salvi gran parte degli emendamenti presentati dall’onorevole Castricone alla Camera”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane. “La Ragioneria dello Stato – spiega Pezzopane – ha sollevato delle obiezioni solo su due punti, quello relativo alla filiera dei rifiuti e la trattenuta dell’1% dei fondi per la ricostruzione da destinare al personale. Obiezioni che supereremo nei passaggi successivi. La battaglia per L’Aquila continua e sono riprovevoli le dichiarazioni allarmistiche di molti parlamentari, che dimostrano di non conoscere il testo dei documenti in discussione. Il che fa capire con quale attenzione seguano le vicende sulla ricostruzione dell’Aquila. Quello che e’ accaduto oggi – continua la senatrice – dimostra tuttavia che il lavoro deve essere certosino e che bisogna seguire con attenzione l’iter dei testi di legge e degli emendamenti. La Commissione Bilancio va presidiata, per evitare brutte sorprese. Mi procurero’ i verbali della Commissione Bilancio della Camera per verificare cosa e’ accaduto e per capire quanti dei parlamentari che oggi lanciano strali abbiano effettivamente dato il loro contributo o abbiano presentato loro emendamenti. Non e’ mai stato semplice far passare in Parlamento provvedimenti per la ricostruzione, basti pensare alla bocciatura della tassa di scopo nella precedente Legislatura. Per questo abbiamo bisogno di compattezza e trasversalita’, oggi piu’ che mai in assenza di un sottosegretario abruzzese. Il lavoro non si ferma – conclude la senatrice – Lavoreremo per recuperare il mal tolto nella legge di stabilita’, convinti che le assicurazioni che ci hanno dato il presidente Renzi e il vice segretario del Pd, Guerini, siano impegni”.

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