E’ caos su chi dovrà accollarsi le responsabilità delle carenze strutturali che cominciano a emergere in tutta la loro drammaticità nelle new town del post-sisma. Due giorni fa il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha scritto al premier Renzi e al capo del Governo, Napolitano, ma anche alla Protezione civile che del progetto Case è stato il soggetto appaltante, alla quale ha chiesto di occuparsi “dei controlli su tutto il complesso, Map e Case”. La questione al centro delle preoccupazioni per l’ amministrazione comunale è quella dei 22 edifici difettosi costruiti in diverse new town, uno dei quali, a Cese di Preturo, dove il 2 settembre scorso è avvenuto il crollo del balcone difettoso, proprio in questi giorni viene evacuato. Mentre il Comune punta il dito contro il Dipartimento e contro la ditta che realizzò gli edifici, arriva una risposta secca proprio dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Parole che non lasciano sperare in margini di confronto e che, anzi, rimandano la “patata bollente” nelle mani del Comune.
Cialente scrive a Bruxelles
Dopo aver scritto al presidente Napolitano e al premier Renzi il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, si rivolge al neo presidente della Commissione europea, ai commissari, al presidente del Parlamento europeo, ai parlamentari europei, ai capi di Stato e di governo dei Paesi dell’unione europea lanciando una sorta di “Sos” per la ricostruzione dell’Aquila devastata dal sisma del 6 aprile del 2009. Ricostruzione per la quale occorrono ancora ingenti risorse. Cio’ che in sostanza chiede il primo cittadino – il quale ricorda che L’Aquila e’ la quarta citta’ universitaria d’Italia e seconda citta’ d’Italia per numero di edifici storici vincolati dal ministero dei Beni culturali – e’ che l’Europa consenta all’Italia di contrarre un mutuo anche se si andrebbe a sforare il limite imposto dai vincoli di finanza pubblica.

Be the first to comment on "Gabrielli gela Cialente “Tocca al Comune”"