“Se entro il prossimo 15 dicembre la Regione non avrà approvato la legge organica per la ricostruzione inizieremo a raccogliere le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare e ci rivolgeremo alla magistratura per fare chiarezza sull’uso dei fondi e su quelli ad oggi disponibili”. È quanto affermato questa mattina dal coordinatore del Mia Casa Abruzzo Piò Rapagnà nel corso di una nuova manifestazione di protesta fuori a palazzo dell’Emiciclo per chiedere al Consiglio regionale l’adozione del provvedimento legislativo per la ricostruzione degli alloggi popolari danneggiati dal sisma e delle abitazioni private. “Una legge regionale ordinaria è necessaria e urgente – ha aggiunto Rapagnà – poiché con essa, oltre a razionalizzare, semplificare, assumere e coordinare un totale di 1109 disposizioni e innumerevoli atti e convenzioni tra “soggetti attuatori” della ricostruzione, si recepisca e si rendano veramente attuabili i criteri, le modalità e gli obiettivi della ricostruzione che il Comune dell’Aquila, i comuni del cratere ed i soggetti attuatori pubblici e privati dovranno unitariamente perseguire”.
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