Province: domani le elezioni , martedì la proclamazione degli eletti

provinciaPE Province al voto domani in Abruzzo . Non verranno soppresse ma ci saranno diversi cambiamenti. Per poter abolire le Province serve una riforma costituzionale, ovvero la revisione del Titolo V della Costituzione, una riforma già prevista nell’agenda del Governo Renzi . I consigli provinciali vengono trasformati in assemblee dei sindaci. Tra le novità c’è quella che non saranno più i cittadini ad esprimere il proprio consenso bensì gli amministratori uscenti, i sindaci e i consiglieri comunali di ciascun territorio provinciale. Le competenze provinciali vengono trasferite alle Regioni e ai Comuni. Si fa eccezione per le competenze di edilizia scolastica, della pianificazione dei trasporti, della tutela dell’ambiente: funzioni che rimarranno alle Province. Nelle nuove assemblee via assessori e indennità, il numero dei consiglieri sarà dimezzato come previsto dalla riforma nell’ottica della spending review. In Abruzzo si voterà nelle sedi provinciali di Chieti, Pescara e Teramo; a L’Aquila si andrà al voto nel 2015. Verranno eletti i nuovi presidenti e 12 componenti delle assemblee provinciali. Seggi aperti dalle 8 alle 20 e subito dopo la loro chiusura inizieranno le operazioni di scrutinio delle schede. Il voto sarà proporzionale al numero dei cittadini che il sindaco e il consigliere comunale rappresentano. Criterio contestato da Fratelli d’Italia  e Movimento 5 Stelle che non partecipano alla competizione elettorale denunciando che questo meccanismo favorirà i comuni più grandi . Il consiglio provinciale  rimarrà in carica  due anni e non più cinque e il Presidente così come i consiglieri ( soltanto due) non percepirà indennità di funzione ma solo rimborsi spesa. A Pescara gli aventi diritto al voto sono 541 , a Chieti 1100 elettori mentre a Teramo sono 582. Sulle due schede che verranno consegnate a ciascun elettorale saranno riprodotti i nomi dei candidati presidenti e i simboli delle liste e accanto andrà inserito il nome del consigliere che si intende votare. Per martedì è prevista la proclamazione degli eletti.

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