E’ un appello accorato di amici, familiari e polizia quello rivolto non più e non soltanto al pirata della strada che sabato sera ha travolto e ucciso Caterina Micucci senza prestarle alcun soccorso e anzi dandosi alla fuga : l’appello questa volta è al medico che avrebbe prestato i primi soccorsi alla povera signora e che sarebbe andato via appena giunta l’ambulanza del 118. Potrebbe aver visto qualcosa o qualcuno, persino l’auto del pirata:  lì di passaggio in via del Circuito , non si è ben capito se a piedi oppure in auto, non ha esitato a soccorrere la 62 enne morta poi in ospedale domenica mattina dopo l’agonia di una notte. La polizia stradale che si sta occupando del caso non smette, tuttavia, di nutrire la speranza di individuare chi senza scrupolo e coscienza si è dato alla fuga lasciando sull’asfalto Caterina. Alle 15 oggi per lei l’ultimo saluto terreno nella chiesa di San Giuseppe, ma chiunque la conosceva e la ricorda come gentile e buona vuole solo dirle addio assicurando alla giustizia il pirata. Al medico anche l’appello della comandante della Stradale Silvia Conti certa che la sua potrebbe essere la testimonianza chiave più di quanto non lo siano state fino ad oggi quelle di alcuni passanti e testimoni gli stessi che hanno, appunto, raccontato di un uomo con la valigetta dei medici e che con uno stetoscopio è rimasto accanto a Caterina fino all’arrivo del’ambulanza. Mentre proseguono, intanto, accertamenti e rilievi in base ai quali si è appreso che l’auto da cercare è in tutta probabilità una station wagon grigia , fondamentale è ciò che verrà fuori dalle telecamere di videosorveglianza di un distributore di benzina non molto distante dal luogo dell’accaduto dove forse il pirata si è fermato, per verificare la fiancata dell’auto, e la sua targa potrebbe essere stata filmata.

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