Mentre gli ambientalisti proseguono la loro battaglia contro le estrazioni petrolifere a largo della costa abruzzese , risale alla scorsa settimana il blitz di Greenpeace sotto la piattaforma Rospo Mare e ad oggi una conferenza stampa di varie associazioni a Pescara , di segno opposto è la posizione di Confindustria con il vice presidente regionale e presidente di Confindustria Chieti Paolo Primavera il quale ricorda che Legambiente ha premiato tra le spiagge più belle d’Italia quella di Punta Aderci di Vasto . “I problemi sono altri – evidenzia il presidente Primavera- come per esempio l’inquinamento dei fiumi e di alcuni siti , il malfunzionamento dei depuratori . Si rischia di combattere le piattaforme petrolifere quando sull’altra sponda dell’Adriatico , sulla costa croata, ne stanno facendo una marea e avremo la beffa che le piattaforme le faranno loro e ci venderanno il loro petrolio”.
La replica del Presidente della Confcommercio Pescara Ezio Ardizzi:
“Siamo ancora una volta costretti ad intervenire a seguito dell’ennesima esternazione del Presidente di Confindustra Chieti Paolo Primavera a favore dei progetti di sviluppo delle piattaforme petrolifere di fronte alla costa dei trabocchi.
E’ stata un’altra occasione persa per tacere in merito a progetti che l’intera comunità abruzzese respinge con forza per sostenere al contrario uno sviluppo sostenibile della nostra regione.
Dalle associazioni ai comitati di cittadini tutti, tranne Confindustria, sono favorevoli ad un’idea di sviluppo che punti sull’ambiente, sull’agricoltura, sull’enogastronomia e sul turismo.
In tale ottica abbiamo incoraggiato con forza la nascita della costa dei trabocchi e pertanto non possiamo che ribadire la nostra netta contrarietà ad ogni intervento che, a fronte di una quasi inesistente ricaduta economica, rischia di creare un danno permanente all’economia abruzzese ed in particolare all’agricoltura ed al turismo.
L’intervento del Presidente di Confindustria Chieti Paolo Primavera appare addirittura paradossale nel passaggio in cui sostiene che i problemi sono altri come l’inquinamento dei fiumi. Forse non ricorda che proprio a causa di uno scarico industriale nel fiume Pescara settecentomila cittadini abruzzesi hanno bevuto per anni acqua inquinata.
Ecco, se Confindustria tiene così tanto all’ambiente, potrebbe avviare un monitoraggio degli scarichi industriali che si riversano nei fiumi abruzzesi.”
Ezio Ardizzi

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