Più inquini ….più paghi è il principio ispiratore del provvedimento approvato in consiglio comunale a Pescara, con 21 voti a favore e 2 astenuti , attraverso il quale vengono rimodulate le tariffe della Tassa sui rifiuti e servizi: la Tares. Non sono mancate critiche con Confcommercio che attraverso il presidente Ezio Ardizzi giudica la decisione una nuova stangata per le famiglie e per le attività economiche che poteva essere evitata in quanto la legge consentiva di ripristinare la Tarsu per l’anno in corso. Secondo gli assessori alle finanze e ambiente Massimo Filippello e Isabella Del Trecco l’aliquota sarà applicata al massimo per le banche e gli istituti di credito e al minimo per le piccole attività artigianali e commerciali. Per giungere alla copertura di 26 milioni e 170 mila euro le utenze saranno divise in due maxi categorie: domestiche e non domestiche , con i costi che varieranno a seconda della quantità di rifiuti prodotti. Per quanto concerne le famiglie la tariffa sarà applicata in base al numero dei componenti del nucleo familiare secondo il principio che più persone vivono in un’abitazione e più producono rifiuti. I costi fissi sono, invece , determinati dalla superficie dell’immobile. Per le utenze non domestiche , invece, sia la tariffa fissa che variabile sono riferite oltre che alla categoria assegnata anche alle superfici. Sei le categorie per i nuclei familiari , trenta per le utenze non domestiche . Per le banche verrà applicato il coefficiente massimo e per le attività commerciali, che hanno risentito maggiormente della crisi, quello minimo . Dal comune assicurano che non ci saranno aumenti indiscriminati del 30-40% ma verrà assicurato un riequilibrio dei costi. Il consiglio comunale ha approvato anche il piano finanziario della Attiva in cui vengono elencate tutte le attività svolte dalla società per la raccolta e lo smaltimento del pattume.
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