Il Consigliere regionale del M5S, Domenico Pettinari, nel corso di una sua visita ispettiva alla ASL di Pescara, questa mattina è stato costretto a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine a seguito dell’ennesimo diniego di accesso agli atti relativi alle presenze e gli orari di lavoro del personale in servizio presso l’Ospedale. “Questa mattina – spiega Pettinari – mi sono recato presso gli Uffici Amministrativi della ASL di Pescara per incontrare il direttore Claudio D’Amario e alcuni dirigenti al fine di ottenere finalmente i dati sulle presenze del personale in servizio. Malgrado avessi cercato di rassicurarli sul rispetto del mio obbligo alla segretezza, i toni aspri con i quali l’attuale dirigenza della ASL ha espresso il diniego assoluto di dare seguito alla mia richiesta mi hanno costretto a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine”.”A seguito di numerose segnalazioni di disservizi e sospetti casi di assenteismo- commenta Pettinari – già venti giorni fa avevo avanzato una richiesta scritta alla ASL di Pescara per avere i dati sulle presenze, ma l’amministrazione, tramite lettera a firma della dirigente legale, ha rifiutato di fornirli anche in forma aggregata e anonima, accampando pretestuosi motivi di privacy”.”A seguito di questo grave episodio che lede palesemente i miei diritti in qualità di Consigliere regionale- conclude il Consigliere del M5S, Domenico Pettinari- presenterò un’interrogazione al Presidente della Regione D’Alfonso e al Presidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale affinchè venga convocato al più presto il direttore della ASL di Pescara, Claudio D’Amario, per dare spiegazioni in merito al suo comportamento.” La vicenda non è andata come ha raccontato il consigliere Pettinari – precisa i direttore D’Amario – e ci teniamo a dire la nostra versione dei fatti affinchè nessuno strumentalizzi questioni così delicate”. “Non abbiamo negato nessuna informazione, sebbene i turni di lavoro richiesti da Pettinari afferiscano alla sfera del diritto di privacy dei nostri dipendenti – puntualizza D’Amario – e per questo ci siamo limitati a chiedere al consigliere semplicemente una più dettagliata richiesta scritta delle motivazioni del suo interesse. Quello di questa mattina, tuttavia, ha avuto più il sapore di un vero e proprio blitz portato in ospedale dal consiglire regionale Pettinari al solo fine di creare scompiglio e disagio. Ci tengo a precisare – insiste D’Amario – che il tutto ha interrotto per oltre due ore un pubblico servizio visto che nonostante le forze dell’ordine non siano mai arrivate, come invece ha raccontato Pettinari, abbiamo comunque dovuto impiegare tempo e dipendenti per far ragionare il consigliere”. ” Il nostro spirito – conclude D’Amario – è sempre stato collaborativo, ma se ci troviamo a dover gestire atteggiamenti strumentali e blitz immotivati come quelli di questa mattina, davvero ci vediamo costretti noi per primi a chiedere provvedimenti di tutela e l’intervento delle forze dell’ordine affinchè i cittadini non paghino due ore di disagi e ritardi nei servizi che offriamo”.
PETTINARI (M5S) OTTIENE I DOCUMENTI E RISPONDE A D’AMARIO (ASL):
Il Direttore Generale della ASL di Pescara rilascia dichiarazioni sconcertanti nei miei confronti circa il blitz che a suo dire avrei fatto questa mattina nel suo ufficio. La cosa strana è che mentre rilascia dichiarazioni contestando il mio comportamento la dirigente del servizio legale che in precedenza mi aveva negato formalmente l’accesso agli atti mi invia quasi tutta la documentazione richiesta (elenco nominativo dipendenti, ufficio di appartenenza e mansione ricoperta). Delle due l’una, o il Direttore ignora l’invio della documentazione da parte della sua sottoposta , o dice una cosa che in realtà non pensa . Vorrei quindi far notare al Direttore Generale che la prossima volta ha la possibilità di risparmiare quel tempo perso (come lo definisce lui) semplicemente rispettando i dettami dello statuto regionale e i diritti dei consiglieri consegnando subito i documenti richiesti e non solo dopo 2 ore di discussione accesa. Mi dichiaro comunque soddisfatto della documentazione ricevuta (anche se parziale) , senz’altro amareggiato per le dichiarazioni rilasciate del Direttore Generale nei miei confronti. Concludo dicendo che se per avere accesso agli atti e quindi per esercitare il mio ruolo di consigliere devo ripetere “lo sforzo” a cui sono stato sottoposto questa mattina , sappia il Dr. D’Amario che sarò sempre pronto.

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