“Con oltre 38 milioni di abitanti la Polonia è il più grande mercato dell’Europa centro-orientale. Grazie alla crescita economica registrata negli ultimi anni, l’accresciuto potere d’acquisto, l’affermarsi dì nuovi modelli di consumo, il trend al rialzo dei salari reali, l’espansione della classe media e la presenza di una classe medio-alta formano uno scenario favorevole per il nostro export”. Così, Daniele Becci, presidente del Centro Estero Abruzzo, durante il suo intervento nell’ambito “Forum Polonia”, un seminario di approfondimento organizzato questa mattina a Pescara da UniCredit in collaborazione con il Centro Estero Abruzzo.Alla presenza di quaranta aziende pescaresi e abruzzesi, la giornata di studi e confronto ha permesso agli imprenditori interessati di approfondire le tematiche trattate e di partecipare ad incontri “one to one” con gli specialisti e i professionisti intervenuti.
Quali sono le opportunità che questo paese giovane e vivace può offrire alle imprese abruzzesi? Quali attenzioni, dal sistema di pagamenti alla contrattualistica, devono osservare le imprese italiane per affacciarsi su quel mercato? Su questi temi si sono confrontati i relatori del “Forum Polonia” con i rappresentati delle aziende partecipanti partendo dai dati relativi alla crescente e promettente economia polacca: una crescita del Pil del 2% nel 2012, un disavanzo al 5% del prodotto interno lordo, un debito pubblico del  55,8% e fondi europei già accordati per gli anni 2014 – 2020 pari a 106 miliardi di euro. Sono i numeri della Polonia, la più importante economia orientale dell’Unione Europea. L’analisi dell’interscambio commerciale tra l’Abruzzo e la Polonia evidenzia, di fatto, una bilancia commerciale molto favorevole. La Polonia è, infatti, il sesto Paese “cliente” della nostra regione. In particolare – nei primi tre trimestri del 2013 – si è già registrato un aumento dell’export abruzzese in Polonia in alcuni settori chiave come quello dei prodotti agroalimentari (+87%): dati questi che fanno ben sperare e che devono essere letti in chiave di rilancio dei nostri fatturati in materia di esportazione.