Ore 4.28: il Calice di Toyo Ito ha lasciato piazza Salotto per partire alla volta di Pomezia. Il cuore della città di Pescara ha detto addio all’opera più contestata, amata e odiata degli ultimi anni: il “bicchiere” (rotto) del noto artista è stato prelevato da una gru nel cuore della notte, caricato in sicurezza su un camion e trasportato alla Clax di Pomezia, lo stabilimento dove fu realizzato. Note le vicende del Calice, imploso a 64 giorni dall’inaugurazione del 14 dicembre 2008. Dal Comune fanno sapere che la ditta di Pomezia riparerà solo la gabbia che tiene in piedi e in sicurezza il Calice, perché per l’opera in sé c’è ancora un contenzioso in corso. Inoltre, si dovrà decidere assieme allo stesso Toyo Ito, la destinazione dell’opera che tornerà a Pescara ma non in piazza Salotto, per cui si adotteranno altre soluzioni. Lo Huge Wine Glass dovrà essere custodito al chiuso. Dove? Al momento non si sa. Una rimozione costata 27.000 euro. Restano i pannelli che circondavano l’opera. Spostando i teli, la sorpresa, il Calice non c’è più. Per buona pace di tanti: “era ora”. Anche se c’è qualcuno che lo rimpiange e chi crede dovesse essere “messo in sicurezza ma tenuto lì rotto, proprio per la sua peculiarità di raccontare una storia”, a dir poco originale che ha fatto il giro delle cronache nazionali ed internazionali, provocando anche un periodo di depressione al noto architetto giapponese. Abituato a stupire… Toyo Ito, con la sua arte, mai come stavolta.

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