Hanno scelto ancora una volta di stare insieme Cgil-Cisl-Uil, giovedì prossimo 17 ottobre a Pescara, per una manifestazione corale che ha il sapore di un ennesimo disperato appello di lavoratori disoccupati, in mobilità, in cassa integrazione e comunque precari, per i quali diventa ogni giorno più difficile credere in una inversione di tendenza delle economie locali sempre più schiacciate dalla crisi, ma anche da scelte politiche incompiute o errate.A ribadire il senso della protesta che giovedì prossimo attraverserà il cuore del capoluogo adriatico, anch’esso simbolo di una economia lontana anni luce dalla attesa e sperata ripresa, le segreterie provinciali dei sindacati questa mattina nel corso di una conferenza stampa servita a ribadire, ancora una volta, quanto l’elenco delle aziende in difficoltà si allunghi di settimana in settimana con ciò che questo comporta per famiglie e consumi paralizzatii. Si chiede, lo si farà anche giovedì in corteo, specie alla Regione una più attenta politica di tagli alle tasse agevolando al tempo stesso l’accesso facilitato al credito, ma anche maggiore attenzione al sociale e alla sanità: voci troppo spesso penalizzate dai governi locali e nazionali.Per finire si è ribadita l’importanza di intuire fondi comunitari da incanalare verso l’economia di una provincia, quella pescarese, che rischia altrimenti di pagare un prezzo troppo alto.

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