Pescara: catena umana sulla spiaggia per la Palestina

gaza catena umana“Mani nelle mani su ogni spiaggia, piazza o luogo possibile e disponibile per portare solidarieta’ alla popolazione palestinese di Gaza”. E’ l’appello internazionale lanciato da Pescara dalla “Rete di solidarieta’ con la Palestina e pace nel Mediterraneo Abruzzo/Molise” per una catena umana che si è svolta questa mattina a Pescara. All’appello hanno aderito 48 comunita’ palestinesi e numerose reti di solidarieta’ in 26 paesi europei. In Abruzzo l’iniziativa si è tenuta a Pescara (Nave di Cascella), Alba Adriatica, Francavilla, San Salvo. Gli organizzatori hanno sottolineato che “dall’8 luglio, data di inizio degli attacchi israeliani nella striscia di Gaza, sono oltre 1.875 i morti palestinesi, anche se molti sono ancora sotto le macerie. Il 30 per cento dei morti, cioe’ 408, sono minori. Nella gran parte dei casi sono bambini che hanno meno di 12 anni. Inoltre, sono oltre 2.744 i bambini feriti, mentre 373mila necessitano urgentemente di assistenza psicologica specializzata”. I promotori della catena umana chiedono “l’embargo militare contro Israele e il boicottaggio delle banche coinvolte nel commercio di armi; la revoca del trattato militare e dell’uso dello spazio aereo sardo per le esercitazioni previste a partire dal 21 settembre. Ci impegniamo a sostenere la campagna internazionale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele”. Tra le richieste anche “la fine dell’embargo che la popolazione di Gaza subisce dal 2005; l’apertura di tutti i valichi di frontiera e la fine dell’occupazione e dell’apartheid”.

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