Se a maggio sbocciavano i cantieri, con l’arrivo dell’autunno, a Pescara, si arrugginiscono le ruspe e non a causa delle abbondanti piogge, quanto per la difficoltà da parte dell’Amministrazione di tenere fede ai propri impegni. Infatti, non c’é giorno in cui presso gli uffici preposti non si presentino ditte che battono cassa e di fronte all’ennesimo diniego forzato, annunciano la sospensione dei lavori: l’ultima in ordine cronologico la ditta che si stava occupando della realizzazione del sistema di telecamere a circuito chiuso, ma c’é anche la ditta che si stava occupando della riqualificazione di Via Raffaello, alla quale devono essere ancora corrisposti poco più di 300 mila euro, per non parlare degli 800 mila euro che devono essere ancora pagati ad un’altra ditta che si é occupata del rifacimento della pavimentazione stradale in numerose vie cittadine. L’amara riflessione del vice sindaco Enzo Del Vecchio: “Purtroppo veniamo da anni in cui si é badato poco ad una razionale programmazione delle spese, basta che si aprivano cantieri, ed ora invece ci troviamo nella trista condizione di chi non può tener fede agli impegni per la situazione economica che tutti conosciamo.” E come se non bastasse l’ennesima fontana, quella al confine con Montesilvano, altri 50 mila euro per il momento bloccati dal patto di stabilità: “Il problema delle fontane a Pescara é molto serio – prosegue Del Vecchio – non tanto per la loro realizzazione, quanto per la loro manutenzione che rappresentano un costo di quasi 20 mila euro l’anno, su 18-19 fontane molte sono ferme perchè non abbiamo nemmeno i soldi per aggiustare le pompe.”
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