REDAZIONE- Rotto l’incantesimo, urge continuità. Fu vera gloria?. Lo capiremo tra pochissimo. La sensazione è che la squadra si sia sbloccata, ma l’esperienza consiglia cautela nei giudizi e, soprattutto, nelle previsioni. Il massimo sarebbe un altro successo, ma, com’è noto, il risultato è spesso figlio di episodi favorevoli o contrari. Pur tuttavia, ripetere il secondo tempo di REGGIO CALABRIA, significherebbe porre i presupposti per un nuova affermazione. Insomma, la partita col BRESCIA dirà, in modo più o meno inequivocabile, se il PESCARA è davvero guarito. Assente anche SCHIAVI( due settimane di riposo più altri quindici giorni per rivederlo in campo), la super novità è rappresentata dall’esordio assoluto del ventunenne croato Dario ZUPARIC, finora neanche un minuto in campionato. Giocherà al centro della difesa con ZAURI e BOCCHETTI ai lati. Il capitano della nazionale Under 21 croata sarà, dunque, preferito a COSIC. In mezzo e davanti nessuna variante fatta eccezione per il probabile impiego di MASCARA in luogo di MANIERO non al top della condizione. Ma il dubbio verrà sciolto solo in extremis. Per contro il BRESCIA( due punti in più in classifica, 15 gol realizzati come i biancazzurri contro i 14 subiti, uno in meno dell’undici di MARINO) ancora imbattuto sotto la gestione dell’ex Cristiano BERGODI( un successo e tre pareggi) che da avversario ha sempre battuto il PESCARA( tre vittorie in altrettanti confronti ai tempi di MODENA biennio 2010-’12). Fatti i debiti scongiuri, il tecnico di BRACCIANO deve rinunziare ai vari LASIK, KUKOC, FREDDI, BENALI, CORVIA e MITROVIC. Due le novità nel 5-3-2 di partenza: il rientro di DI CESARE nel reparto arretrato e l’avanzamento di BUDEL in mediana nel ruolo a lui più congeniale, ovvero quello di regista. Sarà supportato da uno tra FINAZZI e GROSSI, e da Tommaso COLETTI altro ex della partita. In attacco, il brasiliano SODINHA nella terra di nessuno alle spalle di CARACCIOLO terminale della manovra lombarda. Dirige MARIANI di APRILIA.

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