Pesca: fermo biologico tra dubbi e problemi irrisolti

reti1Immobili al sole, delicatamente cullati dalla corrente del fiume che corre verso il mare: restano così i pescherecci pescaresi, ancorati lungo le banchine e inattivi da oggi fino al 22 settembre, per il fermo pesca che consentirà ai pesci, o almeno dovrebbe, di ripopolarsi senza il pericolo della pesca a strascico.
Uno stop che riguarderà tutto il litorale italiano dell’Adriatico, da Bari a Trieste, e che offre spunti di riflessione su una situazione, quella della marineria pescarese, a cui ancora brucia la protratta inattività imposta dai problemi del dragaggio.
“Aspettiamo ancora i soldi della cassa integrazione in deroga per i mesi di stop del dragaggio e alcuni ancora attendono quelli del fermo biologico del 2013”, ha dichiarato Mimmo Grosso dell’associazione armatori di Pescara. 
Nessuna preoccupazione però per chi vorrà mangiare pesce fresco: i risotoranti saranno comunque riforniti di pescato fresco e di qualità proveniente da altri porti italiani. 

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