È una ragazza disabile, Giorgia Miriam Silveri, la Dama della Bolla della Perdonanza celestiniana numero 720, una ragazza appena diplomata che ha il sorriso solare di chi vuole conquistare il mondo nonostante sia sordo-muta. La figura della Dama, rimasta segreta fino a questa mattina come la tradizione vuole, è affiancata da quella del Giovin Signore e della Dama della Croce, nomi scelti rispettando i messaggi più autentici di Papa Celestino V: quello dell’integrazione, della pace, del perdono, anche dell’ impegno nel proprio lavoro e del merito. Il Giovin Signore è, invece, Patrizio De Matteis, 19 anni studente modello del Liceo Classico, figlio del consigliere comunale d’opposizione ed ex vicepresidente vicario del consiglio regionale, Giorgio De Matteis, mentre la Dama della Croce è, per la prima volta, un caporal maggiore dell’Esercito, Mariacristina Antonangeli, del Nono reggimento Alpini dell’ Aquila, 32 anni, mamma di Maia, diverse missioni umanitarie alle spalle. Un trio che chiude il cerchio di una Perdonanza che il Comitato ha voluto, quest’ anno rivoluzionaria, cerchio aperto con il tedoforo che ha portato la fiaccola del Perdono sabato scorso nelle mani del sindaco Cialente: il giovane Fadi Obeid, ragazzo arabo-palestinese di religione cattolica di rito orintale, residente in Israele e scampato per miracolo al crollo della Casa dello studente nel sisma del 2009.

(di Marianna Gianforte)