Parco Costa Teatina – I primi passi del Commissario

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de dominicis pino1Entro un anno il Parco avrà i suoi confini. E’ già al lavoro per questo risultato il Commissario del Parco Nazionale della Costa Teatina Pino De Dominicis, che in questi giorni successivi alla formalizzazione dell’incarico ha già incontrato informalmente gli amministratori dei comuni da Ortona a San Salvo e il presidente della provincia di Chieti Di Giuseppantonio. “La perimetrazione definitiva del Parco, pure inattuata da 13 anni, non va vista” –ribadisce il Commissario negli studi di Rete8- “come uno psicodramma, semmai è l’inizio di una nuova fase di certezze e opportunità. Non si tratta che di fotografare l’esistente, del resto: nel Parco sono già contenute riserve e aree protette, e le attività produttive già esistenti non hanno nulla da temere. Per le aziende dell’agricoltura e del turismo, peraltro, il marchio di un Parco Nazionale rappresenta nel mercato globale un indiscusso valore aggiunto. Si tratta solo”- conclude De Dominicis- “di rimuovere pregiudizi e slogan e lavorare per valorizzare e far conoscere questo splendido regalo che la natura ha dato all’Abruzzo”. Ma in fretta, perché –spiega- “occorre mettere subito in campo tutte le energie e le sinergie per fronteggiare, ad esempio, i danni dell’erosione costiera (vedi il crollo del Trabocco del Turchino e di alcuni tratti persino del rilevato ferroviario). Ombrina mare? “Non rientra ufficialmente nelle mie competenze”- conclude il Commissario- “ma osservo che se il Governo ha deciso proprio ora di accelerare sulla nascita del Parco, l’indicazione politica sulla salvaguardia mi pare piuttosto chiara. E io, da cittadino, la condivido.”

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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