Slitta al prossimo 15 ottobre, in Tribunale a Vasto, la sentenza con il rito abbreviato per l’omicidio di Albina Paganelli, la pensionata di 68 anni uccisa la notte del 14 agosto 2012 nella sua abitazione di via Fedro a San Salvo. Unico imputato del delitto è Vito Pagano (nella foto), 29 anni di San Salvo, che era presente stamani in tribunale all’atto del deposito delle varie perizie condotte su di lui, che saranno determinanti per la Sentenza. La pubblica accusa ha chiesto la condanna a 30 anni, sulla scorta del pronunciamento dei propri consulenti. Ma oggi anche la superperizia disposta dal giudice Anna rosa Cappuozzo e eseguita dai docenti universitari di Bari Felice Carabellesi e Maria Latecola, ha dato il suo responso: Vito Pagano era capace d’intendere e di volere al momento in cui è avvenuto l’omicidio di San Salvo Ad assistere legalmente Pagano sono gli avvocati Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri del Foro di Vasto che invece puntano sullo stato psichico del ragazzo compromesso dall’uso di sostanze stupefacenti. In ballo anche la parte civile, rappresentata dagli avvocati Giovanni e Antonello Cerella che curano gli interessi della famiglia della vittima ed anche le posizioni di due giovani inizialmente accusati da Pagano per un coinvolgimento nel delitto, ma poi scagionati.
Omicidio Paganelli, la sentenza slitta al 15 ottobre

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