Non è una priorità assoluta il nuovo teatro a Pescara

Caro Direttore,
LA CONFCOMMERCIO PESCARA INTERVIENE IN MERITO ALLA CREAZIONE DI UNA SOCIETA’ MISTA PUBBLICO-PRIVATA PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL NUOVO TEATRO DI PESCARA

“UN’ALTRA INIZIATIVA CHE NON TIENE CONTO DEI TEMPI CHE STIAMO VIVENDO; SIAMO STATI I PIU’ GRANDI SOSTENITORI NEGLI ULTIMI ANNI DEL NUOVO TEATRO MA QUESTO E’ IL MOMENTO DEI SACRIFICI E’ IL MOMENTO DI DESTINARE TUTTE LE RISORSE PUBBLICHE AD ABBASSARE LA PRESSIONE FISCALE DI IMPRESE E CITTADINI”

La Confcommercio Pescara interviene in merito alla creazione di una Società a capitale misto pubblico-privato per la realizzazione e gestione del Nuovo Teatro di Pescara.

Il Presidente della Confcommercio Pescara, Ezio Ardizzi:

“E’ un’altra iniziativa presa fuori tempo ossia senza tenere conto del drammatico periodo che stiamo vivendo a livello economico.

Lo diciamo a ragion veduta essendo stati negli anni passati e fino a due anni fa i primi e più accaniti promotori e sostenitori di un Nuovo Teatro per Pescara, investendo tempo e denaro in una forte e capillare campagna di comunicazione di cui abbiamo ampia documentazione.

Ma siamo anche persone responsabili e abbiamo capito, in una fase di drammatica crisi in cui le aziende chiudono a ritmi mai visti prima e le famiglie faticano ad arrivare a fine mese, che non è più il momento dei grandi progetti ma anzi è il momento dei sacrifici.

E’ il momento di interrompere tutti gli interventi inutili o non di immediata necessità e di destinare tutte le risorse così recuperate ad abbassare la pressione fiscale su imprese e cittadini comincando dalla famigerata Tares per arrivare all’Imu.

Un Nuovo Teatro adesso è una follia, è uno spot elettorale, è un gesto che arriva a tempo scaduto nel disperato tentativo di lasciare un segno di Zorro sulla città a spese della collettività.

Ci chiediamo infatti se i cittadini sanno che si tratta di un’opera da circa 25 milioni di euro mentre il Teatro Michetti è chiuso e potrebbe riaprire i battenti con un impegno di spesa di circa trecentomila euro.

Allora chiediamo alla Giunta Comunale, al Consiglio Comunale ed a tutte le forze politiche locali di indire un referendum aperto a tutta la cittadinanza per chiedere, con dettagli di costi alla mano, se la collettività è favorevole in questo momento storico alla realizzazione di un Nuovo Teatro o se piuttosto vorrebbe che le risorse pubbliche fossero dirottate su impieghi che possano dare respiro immediato ad imprese e famiglie.”

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