Dopo i box del sesso, arriva un’altra proposta che non è passata inosservata, dal sindaco di Montesilvano, Attilio Di Mattia: dotare la città di un impianto di cremazione, che sarebbe il primo in Abruzzo. Il primo cittadino dice di essere già all’opera e di aver trovato interesse tra gli imprenditori del settore, tanto da avere a disposizione già il progetto preliminare. L’intervento, con formula del “project financing”, prevede la costruzione di un tempio crematorio, la sistemazione delle aree esterne e votive, la successiva gestione dei servizi e riguarderà l’area cimiteriale di via Chiarini. “C’è una forte domanda sul territorio – ha detto Di Mattia – ma è carente rispetto al resto dell’Europa e nella nostra regione non c’è traccia di tali strutture. Il progetto non prevede spese da parte del Comune”. Se qualcuno osserva che si dovrebbe pensare anche ai vivi con la soluzione di problematiche stringenti, la maggior parte dei cittadini sembrerebbe favorevole a tale progetto, considerandolo una forma di civiltà e di apertura alle scelte, per così dire, dell’ultimo viaggio.
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