Pasquale Marino è stato presentato dal presidente biancorosso Tiziano Cunico nel corso della conferenza stampa svoltasi allo Stadio Romeo Menti. Il neo mister, che ha sottoscritto un contratto biennale sino al 30 giugno 2016, arriva coadiuvato dallo staff composto dall’allenatore in seconda Massimo Mezzini, dall’allenatore dei portieri Catello Senatore e dal preparatore atletico Mauro Franzetti. «Si è trattato di un divorzio sicuramente doloroso per quello che Giovanni Lopez rappresenta a Vicenza. Un CdA chiamato a decidere nell’ottica di salvaguardare i risultati e di cercare una svolta non può però fermarsi alle ragioni del cuore. Dobbiamo guardare ad una classifica che oggi comincia a piangere. Per questo motivo si è dovuto fare qualcosa» spiega il presidente Cunico. La parola è passata poi al neo tecnico biancorosso: «Sono contento di essere arrivato a Vicenza. La società mi ha dimostrato grandissima stima e mi ha fortemente voluto, me ne sono accorto durante la trattativa. A questo proposito mi sento di ringraziare anche il Presidente del Pescara Sebastiani che ha saputo venirci incontro nella risoluzione. Vicenza è una piazza importante, io penso solo a lavorare e capisco cosa rappresenti Lopez per questa città.
Faccio l’allenatore e so cosa si prova in determinati momenti. Mi dispiace ma fa parte del nostro lavoro accettare queste sfide» dice Pasquale Marino. «Cercheremo di fare qualche cambiamento in maniera graduale sulla base delle mie idee, non butto certamente il lavoro di chi mi ha preceduto. Daremo continuità a quanto fatto, poi strada facendo si vedrà. Dovrò iniziare a trasmettere le mie idee che inevitabilmente possono variare da un allenatore ad un altro. In questo momento, a pochi giorni dalla gara contro il Carpi, bastano pochi accorgimenti, senza stravolgere nulla» efferma il mister marsalese parlando del prossimo impegno degli ex lanieri.
«Ho visto alcune partite del Vicenza, ho allenato Ragusa, Sampirisi, Sciacca quando era nella Primavera del Catania. La mia impressione su questa squadra è quella di un gruppo che ha voglia di emergere, di sacrificarsi, di lavorare. Questi sono aspetti positivi. Vedremo l’impatto con lo spogliatoio per poi tarare le varie caratteristiche dei singoli calciatori. Solitamente mi piace giocare con il modulo 3-4-3 o il 4-3-3. Non sono fossilizzato in un sistema di gioco, soprattutto quando si entra in corsa con l’organico già completato. Quello che conta non sono i numeri ma la mentalità, a prescindere dal posizionamento tattico» spiega Marino. «In questo momento dobbiamo proseguire così perchè le liste del mercato sono chiuse e non si può prendere in considerazione l’arrivo di qualche giocatore svincolato. Serve fare di necessità virtù soprattutto per quel che riguarda il reparto offensivo. La volontà è quella di intervenire, se ce ne fosse bisogno, nel mercato di gennaio. Attualmente la situazione è questa» dice il mister biancorosso. «La Serie B è sostanzialmente quella di sempre. Lo scorso anno c’era una realtà forte come il Palermo. Per il resto nella parte alta della classifica c’era molto equilibrio. Bisognerà vedere se questo equilibrio si manterrà anche quest’anno e se nella parte alta o bassa della graduatoria. Il tempo lo dirà. Questa è la fase in cui le squadre iniziano ad entrare nel massimo della loro condizione, i valori tecnici emergeranno, sia a livello di squadra che di singoli». Infine rivolgendosi ai tifosi, Marino conclude: «Ai tifosi dico che è giusto che si affezionino ai propri idoli, sia come allenatori che come giocatori. Da parte mia metterò il massimo impegno nel lavoro. Non mi piace fare promesse, prima bisogna fare e poi magari dire. Esistono le basi per fare bene in una piazza molto importante».

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