Il Sindacato, in generale, non sta certo vivendo un momento particolarmente felice. In un contesto storico dove la crisi economica e la mancanza di lavoro piegano le gambe ci vorrebbe un sostegno più deciso da chi per propria natura dovrebbe tutelare le fasce più deboli ed invece si lascia trascinare dentro polemiche e maldicenze e non si distingue certo per prese di posizione in linea con le esigenze reali dei lavoratori. Al di là dei brutti incidenti di ieri a Roma tra gli operai della Thyssen e la polizia, nei quali quest’ultima forse ha calcato troppo la mano, hanno fatto il giro del mondo le gravi accuse della europarlamentare del Pd Picierno che ha parlato di tessere fasulle e di pullman pagati dal sindacato per invadere la capitale. Quasi contempraneamente, a Montesilvano, si consumava un drammatico consiglio nazionale dell’Ugl, alla ricerca di una guida carismatica dopo le dimissioni del pescarese Geremia Mancini, a sua volta indicato come la figura giusta per ridare credibilità ad una confederazione segnata dalle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il precedente segretario Centrella. Botte e spintoni, sedie e tavoli che volavano al Grand Hotel tra le fazioni dei due candidati Muscarella e Capone, quasi a dimostrare che le dimissioni della scorsa estate di Mancini erano ben motivate: “Mi sono illuso di poter ricomporre le fratture – ci dice Mancini – ma ieri si é visto chiaramente che le divisioni sono molto più marcate di quanto si potesse immaginare. Resto mio malgrado Segretario fino alla convocazione di un nuovo Consiglio Nazionale.” Gli episodi di questi ultimi giorni evidenziano però un fatto, il sindacto tutto appare in crisi: “E’ necessaria una totale rifondazione dei sindacati che non devono inventarsi nulla di nuovo, ma tornare ad essere quello che erano alle origini: uomini vicini ed appassionati alle problematiche del lavoro e pronti a battersi per tutelare i lavoratori, bisogna tornare tra la gente, nelle fabbriche, invece di starsene chiusi in ufficio a fare i burocrati. Se la gente sente questo sostegno il sindacato recupererà la sua credibilità, altrimenti i lavoratori si sentiranno sempre più soli ed indifesi.”
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