Sito del Consiglio Regionale in tilt ieri per l’arrivo di migliaia di e mail di protesta da tutta Italia contro la proposta di Legge sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione di animali da affezione. A scatenare l’ira degli animalisti presunti provvedimenti ritenuto border line per quel che riguarda la tutela degli animali domestici, in particolare dei cani. Si é parlato di eutanasia con iniezione da parte dei veterinari per i cani di proprietà, con semplice richiesta da parte del proprietario e di soppressione di cani inselvatichiti che creino pericolo e nocumento alla popolazione. Si é parlato, perfino, di legge che andrebbe in contrasto con un decreto nazionale che prevede il reato di maltrattamento per gli animali domestici. La proposta, che sarà discussa martedi prossimo in Consiglio Regionale, però, nel suo articolato, prevede ben altro, precisa uno dei firmatari, Ricardo Chiavaroli del Pdl: “Innanzitutto é stata eliminata la parte riguardante la soppressione dei cani inselvatichiti, tenendo comunque presente che già oggi in tutta Italia se un cane, randagio o di proprietà, che azzanna una persona viene comunque soppresso dal servizio veterinario pubblico, e poi  nell’articolo 15 comma 2, si precisa che il proprietario di un cane malato da si il suo consenso all’iniezione letale, ma solo dopo l’attenta valutazione e diagnosi del veterinario e quindi in casi assolutamente limite, lì dove l’animale non avrebbe possibilità di continuare comunque a vivere.” Chiavaroli, poi, sottolinea gli aspetti, invece, assolutamente innovativi che, anzi, pongono questa Regione all’avanguardia per quel che riguarda la tutela degli animali domestici. “Abbiamo ridotto il numero massimo di cani per canile, da 500 a 250 ed abbiamo previsto uno spazio minimo di 6 metri quadri, contro il metro quadro e mezzo previsto in quasi tutta Italia. Abbiamo assicurato il massimo coinvolgimento di tutte le associazioni animaliste e siamo la seconda Regione dopo l’Emilia Romagna ad aver imposto il divieto dell’uso delle catene nei canili. Altro che legge ammazzacani”

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