Il gravissimo incidente di domenica, che è costato la vita ai fratelli Valentina e Pierpaolo Timperio, ha riproposto per l’ennesima volta in tutta la sua drammaticità il problema della sicurezza lungo le nostre strade. Tantissime presentano pericoli dietro ogni curva ma anche lungo i rettilinei; il manto di asfalto non viene rifatto ma ci si limita a tappare le buche, la segnaletica orizzontale e verticale è deficitaria, i guard rail troppo spesso sono ridotti in condizioni pietosi, in qualche caso tenuti insieme da transenne e nastro adesivo; e ancora, vegetazione non sfalciata e catarifrangenti non puliti penalizzano la visibilità dei guidatori soprattutto con il buio.
E’ un quadro a tinte fosche che gli enti pubblici, gestori delle varie strade, vanno denunciando da tempo. Con le risorse al lumicino è impossibile cambiare questo stato dei fatti, ad esempio, per le amministrazioni provinciali. Il neo presidente di quella di Chieti, Mario Pupillo, chiamato in causa dopo l’incidente sulla Miglianico – Tollo, ci ha detto: “Sono due le emergenze che ci preoccupano: il Piano Neve e la sicurezza stradale. Stiamo facendo una ricognizione di tutte le opere appaltate dalle ultime due giunte, Coletti e Di Giuseppantonio, per cercare fondi utili che al momento, non abbiamo. Inoltre tante opere sono ferme per i ricorsi al TAR, una su tutte la bretella di collegamento dal porto di Ortona alla A14. Nel giro di un paio di settimane avremo un quadro più completo e decideremo come intervenire”.
Intanto domani Pupillo sarà a Roma per incontrare i vertici dell’U.P.I. (l’Unione Province Italiane) proprio per parlare di questa problematica. Sempre domani, ma in Prefettura a Chieti, ci sarà un vertice convocato da Fulvio Rocco De Marinis alla luce dell’incidente di domenica all’alba.
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