Il processo e la condanna in primo grado dei membri della Commissione Grandi Rischi a L’Aquila ha acceso anche in Italia i riflettori sulla comunicazione di emergenza nelle Pubbliche amministrazioni. Dopo la sentenza che ha condannato a sedici e mezzo il manager della Thyssen Krupp per omicidio volontario, la sentenza aquilana di primo grado ha introdotto il tema della comunicazione del rischio anche per la Pubblica Amministrazione, tema che sempre di più diventerà strategico per le aziende e le organizzazioni, che devono confrontarsi con un sistema di relazioni e con una pubblica opinione che sono cambiati radicalmente nell’ultimo decennio. Il processo, infatti, è stato un atto d’accusa alla comunicazione dell’emergenza. La questione centrale del dibattimento è se i messaggi diffusi dagli esperti abbiano condizionato i comportamenti delle persone tanto da causarne lesioni psicologiche o addirittura la morte. Ma dove si fermano le responsabilità dei consulenti scientifici, dove iniziano quelle della politica e delle pubbliche amministrazioni, a chi spetta il compito di tradurre le indicazioni della scienza in una comunicazione efficace ed operativa al servizio dei cittadini? E quale è il ruolo degli operatori degli organi di informazione? A questi interrogativi hanno provato a rispondere Stefano Cianciotta, giornalista e docente di Comunicazione della Crisi Aziendale alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo, e Fabio Alessandroni, uno degli avvocati delle parti civili, in un volume che ripercorre le fasi che hanno preceduto e seguito la riunione della Commissione, avvenuta a L’Aquila il 31 marzo 2009, sei giorni prima della tragedia.
Il libro, dal titolo La condanna della Commissione Grandi Rischi, Responsabilità istituzionali e obblighi di Comunicazione nella società del Rischio, edito dalla Società Editrice Aracne di Roma, sarà presentato giovedì 26 settembre alle ore 18, nello Spazio Feltrinelli della libreria Feltrinelli. Alla presentazione interverranno Luciano D’Amico, rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Filippo Lucci, presidente Coordinamento nazionale dei Corecom, Mauro Tedeschini direttore de Il Centro, autore della post-fazione del libro, Nicola Di Tullio, responsabile delle Pubbliche Relazioni della multinazionale americana Weber Shandwick.
La tavola rotonda sarà introdotta e moderata da Giuseppe Caporale, giornalista del quotidiano La Repubblica. Il libro è stato presentato lo scorso 23 luglio a Roma, nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati.
I TEMI
“Il tema centrale che è emerso dal dibattimento, affermano gli autori, è che si è assistiti ad un deficit di comunicazione da parte di un organismo, seppure consultivo della Pubblica Amministrazione, a prescindere dalla probabilità che un terremoto possa verificarsi. La Commissione Grandi Rischi, istituita per prevenire e prevedere il rischio di accadimento di un possibile evento calamitoso, è incorsa in errori di comunicazione per informare la popolazione su quanto stesse accadendo a L’Aquila. Errori commessi violando le disposizioni della Legge 150 del 2000, che disciplina l’informazione e la comunicazione nella Pubblica Amministrazione, contestata per la prima volta nella sede penale. La conoscenza dei fenomeni naturali è essenziale ma non è sufficiente a mitigare il rischio che è correlato ad esso. Anche il monitoraggio preciso, accurato e costante serve a vigilare sull’andamento del fenomeno naturale, ma non si traduce in alcun modo nel suo controllo, per modificarne l’evoluzione, interromperla o anche solo mitigarla o posticiparla. Per questo è indispensabile, proseguono Cianciotta e Alessandroni, adottare misure di prevenzione, di informazione ed educazione capillari ai cittadini in cui istituzioni scientifiche, Protezione civile, amministrazioni locali ed istituzioni politiche devono svolgere un ruolo coordinato, con la partecipazione attiva e consapevole delle popolazioni e dei mass-media in prima istanza. Le modalità di comunicazione dell’attività di prevenzione, le strategie, gli strumenti, le azioni, diventano elementi ineludibili di tutto il processo, anzi ne costituiscono un momento fondamentale, che non può più essere messo da parte o ignorato. La sentenza, inimmaginabile sino a pochi anni fa, è anche il frutto di una maggiore sensibilità dell’opinione pubblica sul tema degli interessi collettivi e della loro tutela”. Il libro sarà presentato in altre sei città – monitoraggio su Twitter per valutare le discussioni.
La presentazione del libro a Roma è stata l’occasione per lanciare e sperimentare l’iniziativa nata dalla partnership di InPubblico, media partner dell’evento, con Cinguex, un nuovo portale basato su piattaforma Twitter, che, attraverso un complesso algoritmo, è in grado di fornire un flusso di informazioni privilegiate mediante strumenti di analisi sui social network. La collaborazione tra il portale di informazione InPubblico e quello di analisi Cinguex consentirà il monitoraggio di tutte le discussioni che accompagneranno il tema della comunicazione di emergenza e la presentazione del libro, che prevederà, dopo Roma e Pescara, altre tappe in autunno a L’Aquila, Teramo, Macerata, Lecce, Milano e Perugia. L’obiettivo di questa sperimentazione, della durata di almeno sei mesi, è quello di mappare, attraverso l’hashtag #condannagrandirischi, il modo in cui il popolo di twitter commenterà e valuterà i contenuti del libro pubblicato e i temi proposti.
GLI AUTORI
Stefano Cianciotta
Giornalista, dottore di ricerca in Comunicazione e Pensiero politico, è docente di Comunicazione e gestione della crisi aziendale alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo. Consulente aziendale in Relazioni Pubbliche, svolge corsi e seminari sulla Gestione del consenso e sulla Comunicazione di emergenza.
Fabio Alessandroni
Avvocato specialista in diritto processuale penale, annovera esperienze accademiche e di ricerca presso la facoltà giuridica di Bologna. È stato magistrato onorario ed ha pubblicato articoli su primarie riviste scientifiche. Ha difeso numerose parti civili nel processo alla Commissione Grandi Rischi.

Sii il primo a commentare su "La condanna della Commissione Grandi Rischi, il 26 presentazione a Pescara"