Per fare una buona scuola non basta solo un governo, ci vuole un intero Paese. Così si legge nel rapporto nel ministero dell’Istruzione con cui il governo Renzi ha avviato una fase di consultazione pubblica online (dallo scorso 3 settembre sul sito www.labuonascuola.gov) e sul territorio (a partire da oggi) di tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, istituzioni. La consultazione, che è solo parte iniziale di un lavoro di ascolto che confluirà nel piano di riforma della scuola “a 360 gradi” e denominato “La buona scuola”, parte dall’Abruzzo e precisamente dall’Aquila, la città che dopo il sismo ha rischiato di perdere la sua popolazione studentesca. E nel capoluogo di regione questa mattina ha fatto tappa in rappresentanza del ministro Stefania Giannini, il capo di Gabinetto del Miur Alessandro Fusacchia. Accolto nell’aula magna del Liceo scientifico “A.Bafile”, a Collesapone, per questa prima fase di ascolto dalla preside Sabina Adacher, dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ernesto Pellecchia, oltre che da docenti, studenti, genitori e rappresentanti istituzionale locali, ha illustrato i 12 punti del rapporto. Al cui centro c’è, fra le altre cose, la lotta al precariato e alla burocrazia, e l’istituzione di un legame più strutturato tra mondo della formazione e quello del lavoro.
La Buona Scuola: parte da L’Aquila la campagna d’ascolto del Governo

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