Ulteriore rinvio, al tribunale dell’Aquila, della prima udienza del processo nell’ambito delle i chieste post sisma a carico di Stefano Biasini, il giovane imprenditore del capoluogo accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Rinvio determinato dallo sciopero degli avvocati penalisti che andrà avanti per tutta la settimana. Secondo la procura Biasini avrebbe agito in concorso con altre tre persone calabresi, Massimo Maria Valenti, Antonio Valenti e Francesco Ielo. Per l’accusa i quattro avrebbero tentato di agevolare l’ingresso della ‘ndrangheta nella ricostruzione privata. Gli imputati sono a piede libero anche se Biasini, che si è sempre professato innocente, ha trascorso diversi mesi in carcere. Rinviata, stamane, anche un’altra udienza legata al post terremoto. Quella relativa all’inchiesta sugli isolatori sismici del Progetto Case nella quale ci sono tre richieste di rinvio a giudizio per presunte irregolarità sull’adeguatezza degli isolatori. Gli accusati, sulla base di una perizia discussa diversi mesi fa sono Mauro Dolce, responsabile del procedimento del Progetto case, Gian Michele Calvi, direttore dei lavori, e Agostino Marioni, dirigente di una delle ditte fornitrici. L’inchiesta nacque a seguito dell’esposto da parte di una delle ditte escluse dall’appalto.

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