Un consiglio comunale in assetto di guerra all’interno del cantiere del Tribunale dell’aquila, il palazzo ancora disastrato dopo 5 anni dal terremoto, in attesa di una ricostruzione – per una commessa di 20 milioni di euro – paralizzata. A volere un’assise civica straordinaria nei freddi spazi del tribunale è stato il presidente del consiglio comunale, Carlo Benedetti, per sensibilizzare sul ritorno a casa degli uffici di giustizia e per esortare l’ente appaltante, il Provveditorato alle Opere pubbliche, a dare certezze sulla riconsegna almeno del primo lotto di lavori e sui tempi di restituzione dell’edificio. Un appalto tormentato, quello del tribunale, con una ditta fallita e ricorsi al Tar. Da 8 mesi è pronto il primo lotto ma manca la centralina, che rientra nel secondo lotto. Nel quale, a sua volta, i lavori sono fermi, mentre nel terzo lotto ci sono già contenziosi in corso. Una risposta è arrivata proprio questa mattina. Il Provveditorato ha comunicato che entro il 6 maggio il primo lotto sarà riconsegnato, e potrà ospitare gli uffici giudiziari del tribunale, ancora provvisoriamente ospitato in una struttura a Bazzano, nella periferia est della città. Intanto sulla nuova ala da destinare all’accoglienza dei tribunali di Avezzano e Sulmona, il sindaco Massimo Cialente tranquillizza gli avvocati marsicani e il parlamentare Filippo Piccone: mi auguro che non sarà necessario – dice – ma la mia proposta resta valida se il governo continuerà sulla strada della riorganizzazione dei palazzi di giustizia.
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