L’Aquila, paura durante la notte dei Buskers per cornicioni e puntelli

ex convitto cornicioneAlla fine è successo. Non è servita una scossa di terremoto per fare avvenire in centro storico quello che da tempo ci si aspettava: il crollo di parti di un edificio in piena movida, tra le vie del centro. Crollo che alla fine si è verificato nella prima notte di grande affollamento per le vie del centro, a pochi giorni dall’avvio dei festeggiamenti per la 720esima Perdonanza celestiniana, ossia la notte dei Buskers di Ferrara, che il 21 scorso con la loro musica, i colori, le tradizioni, hanno popolato L’Aquila, scelta per l’anteprima dell’edizione numero 27 della kermesse internazionale made in Ferrara degli artisti di strada. E mentre si svolgeva il festival dal Convitto nazionale si è staccato del materiale. Tragedia sfiorata, per alcuni, che riporta a galla il problema ancora aperto, a quasi sei anni dal sisma, della sicurezza in centro storico, precario con i suoi palazzi puntellati, e della opportunità o meno che venga frequentato da centinaia di giovani che si accalcano pericolosamente in alcuni punti del cuore della città durante il weekend, il giovedì universitario e le serate estive, mentre si attende l’installazione annucniata e mai realizzata di telecamere per la videosorveglianza. E si torna a discutere anche dell’esigenza di stabilire una mappa delle vie di fuga in caso di emergenza, come può essere una scossa di terremoto. Perché, strano a dirsi per una città prevalentemente in zona rossa, e come tante volte denunciato dalle opposizioni in consiglio comunale e anche dalla Protezione civile regionale, vie di fuga nel centro storico del’Aquila non esistono. Ora l’assessore alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano ha precisato che si stanno portando a termine tutti i sopralluoghi e gli accertamenti nel palazzo del Convitto da cui si sono verificati i crolli (palazzo, precisa l’assessore, che è di proprietà della Provincia). Bisognerà prima di tutto capire se si è trattato di un cornicione o di calcinacci, tra cui c’è una bella differenza. Intanto qualcuno denuncia la consuetudine dei ragazzi di arrampicarsi tra le impalcature dei cantieri e tra i puntellamenti, con il sindaco Massimo Cialente che minaccia di chiudere il centro subito dopo la Perdonanza. Sempre che, sino a quel momento, non si verifichi qualche altro crollo annunciato.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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