Per la prima volta l’inaugurazione dell’anno accademico 2014/2015 dell’università dell’Aquila avviene nel polo universitario di Ingegneria, a Monteluco di Roio, una delle frazioni più colpite dal terremoto del 2009, simbolo di una città ch non ha ceduto alla paura e al dramma dei giorni dell’ emergenza continuando a proteggere le sue eccellenze e le sue forze. Tra cui c’ è l’ università. Dopo sei anni di sospensione delle tasse da parte del ministero, per fronteggiare l’ emergenza, si torna alla nomalità a partire da questo anno accademico: “Vogliamo dimostrare di poterci di nuovo muovere sulle nostre gambe” – ha detto la rettrice, Paola Inverardi, che ha illustrato il programma dell’ateneo. Obiettivi glocal, come si suol dire, con da un lato il sostegno allo sviluppo locale e dall’altro l’orizzonte internazionale. Certo le difficoltà non mancano in una città da ricostruire, senza i tanti servizi necessari per una buona qualità della vita dei giovani e degli studenti,come sottolineato dalla presidente del consiglio studentesco, Arianna Fiorenza. A chiudere i lavori di fronte a una platea composta, dai rappresentanti istituzionali- tra cui anche il sindaco dell’Aquila, Masimo Cialente – è stato l’onorevole Giovanni Legnini, neo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. “Questo ateneo ha vinto la paura e il dramma difendendo la sua esistenza – ha detto – in ore e giorni in cui era facile gettare la spugna. Invece si è avuta la forza di regire. Una reazione oggi consolidata da un programma di ateneo ambizioso, che guarda allo sviluppo locale senza perdere di vista l’ orizzonte internazionale e la ricerca”. (Marianna Gianforte)