Michelangelo Pistoletto, uno dei maggiori artisti nel panorama internazionale, è stato questa mattina a L’Aquila per presentare il simbolo del Terzo Paradiso, da lui ideato nel 2003 e diffuso in diversi paesi del mondo. L’iniziativa, promossa dalla rivista «MU6» con la collaborazione del Comune e dell’Università dell’Aquila e il sostegno della Fondazione Carispaq e dell’Ance si è svolta all’interno dell’Auditorium del Parco del Castello.
Il Terzo Paradiso è la fusione tra il primo e il secondo paradiso.
“Il primo è il paradiso in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura.
Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un progetto che ha raggiunto, oggi, proporzioni globalizzanti. Che ha creato un mondo artificiale che ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado a dimensione planetaria”, ha spiegato Pistoletto.
Il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politica a restituire vita alla terra, insieme all’impegno di rifondare i comuni principi e comportamenti etici.
Il simbolo del Terzo Paradiso è rappresentato dalla raffigurazione del segno matematico dell’infinito.
Lo stesso simbolo che vedete in questa foto del centro storico dell’Aquila, ideata dal Pistoletto, nella quale viene rappresentato insieme ad uno degli edifici storici da ricostruire del capoluogo abruzzese e l’immagine di una gru.
Il simbolo della vita, dunque, con l’auspicio di donare nuova vita alla città colpita dal terremoto.
“Quello del Terzo Paradiso è un simbolo che vuole portare fiducia degli uni verso gli altri e soprattutto fiducia in se stessi che deve tradursi in lavoro, in attività.
Ciò che a L’Aquila è qualcosa di pressante e determinante, ha sottolineato Pistoletto. Fiducia in un’attività che poi si ripercuote nella fiducia nel mondo, ha concluso l’artista.
Nel pomeriggio, alle 16, l’esibizione dell’artista nello spazio antistante l’Auditorium con il coinvolgimento della cittadinanza.