Doveva essere l’occasione per mettere in minoranza Giancarlo Silveri, il manager della Asl 1 (Avezzano-Sulmona-L’Aquila) e invece il Comitato ristretto dei sindaci della Asl non ha trovato, almeno sinora, elementi così sostanziosi per minare alla base l’operato del direttore generale di un’azienda sanitaria che, nonostante i problemi legati al post-sisma e la spending review, consegna bilanci “leggermente” in positivo. E dati e bilanci sono stati oggi al centro del Comitato dei sindaci, alla presenza, oltre che del primo cittadino dell’Aquila, Massimo Cialente, anche di quello di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, di Castel di Sangro, Umberto Murolo, di Sulmona, Giuseppe Ranalli e del vicesindaco di Barisciano, Giuseppe Calvisi. Insieme a loro anche il sindaco di Campo di Giove, Giovanni Di Mascio, alle prese con la chiusura di una serie di presidi medici nel territorio prevista per legge entro il 31 agosto. Non c’era invece l’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, che ha ribadito l’autonomia dei sindaci nel valutare istanze e problematiche della Asl, mentre procede in parallelo la riforma della sanità regionale con la riduzione delle Asl da quattro a due, secondo lo schema L’Aquila-Teramo e Pescara-Chieti. La riunione di questa mattina è arrivata in un momento di forte contrapposizione tra il Pd aquilano e lo stesso manager, che si è trovato, nelle settimane scorse, a dover fronteggiare più di un blitz nei reparti dell’ospedale San Salvatore.
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