video » L’Aquila, costrette a prostituirsi dai genitori

Montesilvano comune copia

prostitute copiaL’inchiesta sulle presunte baby prostitute avviata dalla Procura della Repubblica dell’Aquila a seguito delle dichiarazioni del vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole si avvia verso l’archiviazione. La richiesta sarà formalizzata dal pubblico ministero David Mancini al Gip dopo le precisazioni dello stesso prelato in Questura. Intanto è emersa un’altra gravissima vicenda legata al fenomeno della prostituzione minorile. Il tribunale del capoluogo, rivela il quotidiano “Il Messaggero”, ha tolto la patria potestà ai genitori di due minorenni con l’accusa di averle costrette a prostituirsi.
Le ragazzine, residenti con le proprie famiglie in un comune dell’aquilano sarebbero state spinte al meretricio oltre che dai genitori, anche dalla nonna e dallo zio. Ed il procuratore capo del Tribunale dei minori Anna Passannanti, ha lanciato l’allarme sull’aumento dei reati caratterizzati da violenza e sull’adescamento via internet. Il procuratore nega che la Procura dei minori abbia in carico caso di prostituzione minorile e si sofferma sull’uso di internet legato a fenomeni di violenza. “Non so quanto ci si sia resi conto della diffusione del cosiddetto bullismo via internet, che nasce nella classe e si trasferisce nei rapporti sui social network”, ha sottolineato al collega Marcello Ianni. Fenomeni che poi si traducono in violenza privata, stalking ad opera di vere e proprie baby gang delle quali la Passannanti ha confermato recenti casi approfonditi dalla Procura dei minori a Pescara, Chieti e L’Aquila. In Abruzzo i numeri dei reati commessi da minori sono in linea con i dati nazionali, cambia però la composizione interna, aumentano i casi di violenza”, conclude la Passannanti.


{avsplayer videoid=7436}

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

Sii il primo a commentare su "video » L’Aquila, costrette a prostituirsi dai genitori"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*