I cittadini aquilani che si recano nel cimitero del capoluogo per la ricorrenza della giornata dedicata ai propri cari defunti si trovano di fronte ancora una situazione di degrado e abbandono.È la condizione nella quale il cimitero versa dal devastante sisma del 6 aprile del 2009, e che permane ancora oggi, ad oltre quattro anni e mezzo dal terremoto.Da tempo si registrano polemiche in città e la richiesta di interventi. La progettazione dei lavori, iniziata due anni fa, ha subito ritardi dovuti anche all’iter burocratico nonostante i 5 milioni di euro già stanziati per la riparazione del solo cimitero del capoluogo ed altri 3 milioni per altri 19 cimiteri dei comuni del cratere sismico.Sulla vicenda è intervenuto su Facebook il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente: “Mi segnalano lo stato, ancora impresentabile, dei nostri cimiteri rispetto ai danni del sisma”, ha sottolineato il primo cittadino.”La situazione – ha aggiunto Cialente – è la seguente: i finanziamenti sono arrivati solo a fine marzo. Solo dopo tale data si è potuto provvedere, secondo legge, ad avviare le progettazioni. Fra poco si potranno fare i bandi di gara per l’affidamento dei lavori. Lavori che si presentano particolarmente complessi per un elemento: dovremo trovare un posto dove trasferire , temporaneamente, le bare. Stiamo vagliando tutte le possibili soluzioni che assicurino anzitutto la dignità per i defunti ed i loro cari.
Chiaramente, i lavori avranno durate variabili, ma credo non inferiori ai 18-24 mesi”.
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