Il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, ha annunciato che si dimetterà. Decisione sofferta e meditata in queste ultime ore, all’indomani dell’inchiesta su presunte tangenti nella ricostruzione che ha rappresentato una vera e propria bufera non solo giudiziaria, ma anche politica. In una conferenza stampa lampo, convocata nel pomeriggio, Cialente ha annunciato le sue dimissioni. Nell’ inchiesta denominata “Do ut des”, sono rimasti coinvolti ex amministratori e figurano come indagati il vicesindaco Roberto Riga, che si è dimesso, e il dirigente Mario Di Gregorio, sospeso dall’incarico. Cialente avrà 20 giorni per poter eventualmente ritirare le dimissioni, altrimenti si aprirà la strada al commissariamento e allo scioglimento del Consiglio. Quindi le elezioni, il 25 maggio, abbinate alle Regionali e alle Europee. “Ho riflettuto e ho deciso nell’ interesse della città”, ha detto il sindaco dimissionario de L’Aquila. “In fondo è stato lo stesso ministro Trigilia a dimettermi – ha proseguito – quando, in un’intervista il 9 gennaio, ha detto: il Comune non chieda più soldi e, nello stesso giorno, in una riunione con il rettore dell’università aquilana, ha parlato di piano di rilancio dell’ateneo e di piano regolatore della città, senza il sindaco”. Nel corso della lunga conferenza stampa Cialente ha ripercorso le tappe del suo secondo mandato.
In piazza Duomo, si sono radunate, nel pomeriggio, cinquecento persone proprio per chiedere le dimissioni del sindaco.
L’Aquila, Cialente si è dimesso

Sii il primo a commentare su "L’Aquila, Cialente si è dimesso"