Oggi a L’Aquila, a Palazzo dell’Emiciclo, alla presenza del ministro per gli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, ha preso il via la X legislatura con l’insediamento del nuovo Consiglio Regionale.
Il saluto del ministro Lanzetta
“Come ministro sono pronta a incoraggiare le buone politiche territoriali volte a creare sviluppo, crescita, occupazione e benessere in un’ottica di leale collaborazione tra Regione e istituzioni dello Stato. L’impegno che parte dal governo in questo senso e’ massimo”. E’ uno dei passaggi chiave dell’intervento del ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta. L’esponente di governo ha quindi ricordato ch “l’Abruzzo si trova ancora ad affrontare le drastiche conseguenze del sisma che lo ha colpito e che ha messo a dura prova capacita’ di intervento e gestione dell’emergenza da parte di tutti i soggetti coinvolti. Eventi di una cosi’ grave entita’ dimostrano quanto sia importante una buona programmazione che migliori l’efficienza e l’efficacia degli interventi e che permetta di mettere insieme le forze per ricostruire, per ripartire e per fare ancora meglio. Cio’ con l’auspicio che questa occasione possa portare a una proficua azione condivisa verso il cambiamento e il miglioramento di questa realta’ regionale anche grazie al contributo fornito dal presidente in sede di conferenze delle Regioni” – ha detto il ministro che ha concluso il suo breve intervento facendo “auguri di cuore” e di “buon lavoro” alla nuova assemblea.
Il testo integrale del discorso del consigliere anziano Mario Olivieri
Giuseppe Di Pangrazio è il nuovo Presidente del Consiglio Regionale
Giuseppe Di Pangrazio, 55 anni di Avezzano, eletto nelle liste del PD, è il nuovo Presidente del Consiglio Regionale. Come nelle previsioni, è stato eletto al primo scrutinio con 25 voti su 31 votanti. Le schede bianche sono state 6. “Una bella giornata non solo per me ma per tutti gli abruzzesi che si trovano in regione e tutti gli abruzzesi nel mondo” : queste le sue prime parole. Di Pangrazio è il successore di Nazario Pagano (Forza Italia).
In aula tutti gli ex governatori tranne Del Turco
In aula ci sono tutti gli ex presidenti di regione invitati all’inaugurazione della X legislatura: manca solo Ottaviano Del Turco che fu arrestato il 14 luglio del 2008 nell’ambito dell’inchiesta Sanitopoli e che lo scorso anno è stato condannato a 9 anni e 6 mesi dal tribunale di Pescara. L’ex ministro delle Finanze era stato comunque invitato alla manifestazione ma ha declinato l’invito spiegando che questo “arriva nel momento e nell’occasione meno opportuna. Credo che chi ha avuto questa idea ha sottovalutato l’effetto della mia presenza in un’occasione tanto solenne ed importante. L’attenzione di tanti si sposterebbe dal valore della cerimonia al significato della mia presenza”.
Paolini (Idv) e Gatti (Fi) vice president,i Monaco (RF) e D’Ignazio (NCD) consiglieri segretari
Lucrezio Paolini (Italia dei Valori) e Paolo Gatti (Forza Italia) sono i nuovi vice presidenti del Consiglio regionale. Paolini ha riportato 15 preferenze, Gatti 10. Il candidato del M5S Riccardo Mercante ha ottenuto 6 voti. Alessio Monaco (Regione Facile) e Giorgio D’Ignazio (Ncd) sono stati eletti Consiglieri segretari. Monaco ha riportato 16 voti, D’Ignazio 9, mentre il candidato del M5S ha ottenuto 6 preferenze. Con queste ultime due votazioni il nuovo Ufficio di Presidenza risulta cosi’ composto: Giuseppe Di Pangrazio (Presidente), Lucrezio Paolini e Paolo Gatti (Vice Presidenti), Alessio Monaco e Giorgio D’Ignazio (Consiglieri segretari).
Elezioni ufficio presidenza: M5S critico con Pd e Fi
“La nostra esclusione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e’ forse dettata dal fatto che saremmo stati personaggi troppo scomodi?”. E’ l’interrogativo lanciato dal Capogruppo del M5S Chiara Marcozzi, dopo le votazioni di questa mattina per l’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza. “Fino all’ultimo – ha sottolineato la Marcozzi – avevamo sperato che non ci fossero stati accordi tra Pd e Forza Italia sulle nomine. Cosi’ invece non e’ stato e il risultato e’ che dall’U.P. e’ stata esclusa la prima forza di opposizione, che ha ottenuto oltre il 21 per cento dei consensi. Il M5S non e’ dunque considerata una forza con cui dialogare, anche se durante le consultazioni di questa mattina, avevamo chiesto che nell’organismo fossero rappresentati tutti gli schieramenti. E invece i partiti ragionano in termini di coalizione quando conviene loro, mentre quando ci sono da dividere gli incarichi, si ragione singolarmente. Ora l’auspicio e’ che a noi venga assegnata la presidenza della Commissione di Vigilanza, perche’ altrimenti saremmo di fronte a una vera dittatura”. La Marcozzi ha poi specificato che il M5S non sara’ l’opposizione del ‘no’. “Porteremo in Aula – ha continuato – le nostre proposte e vedremo da quali forze saranno appoggiate. Naturalmente non ci sara’ nessun tipo di ritorsione da parte nostra per quanto accaduto questa mattina: se il PD dovesse proporre una legge che a nostro parere andra’ a favore dei cittadini, noi la voteremo, ma sempre con la schiena dritta”. Con la Marcozzi c’erano tutti i Consiglieri del M5S: Domenico Pettinari, Riccardo Mercante, Gianluca Ranieri, Pietro Smargiassi e Leandro Bracco. “In questo Consiglio regionale non ci sono altre opposizioni oltre a noi – ha aggiunto Smargiassi – potevamo fare entrare i cittadini nelle istituzioni, come promesso in campagna elettorale. Hanno invece preferito tenerci fuori”.
Elezioni ufficio presidenza: Febbo, validita’ candidature
“I voti in piu’ che i candidati proposti dal centrodestra hanno ottenuto nelle elezioni del Vice Presidente e del Consigliere segretario, sono la dimostrazione non di ‘inciuci’ tra PD e Forza Italia, ma della validita’ di quelle stesse candidature”. Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Mauro Febbo. “Quei voti – continua Febbo – non erano certo necessari a far eleggere Paolo Gatti e Giorgio D’Ignazio, che ce l’avrebbero comunque fatta. La verita’ e’ che il centrosinistra ha riconosciuto il loro valore, cosi’ come noi abbiamo scelto di votare Giuseppe Di Pangrazio come Presidente, alla luce dell’opposizione leale che ha portato avanti nella scorsa Legislatura, quando eravamo noi a governare”. Il Capogruppo parla anche delle candidatura di Lorenzo Sospiri alla carica di Consigliere segretario, che era circolata negli ultimi giorni. “Come partito – conclude Febbo – abbiamo preferito scegliere lui per la Presidenza della Commissione di Vigilanza, alla luce della grande esperienza amministrativa che ha maturato in tanti anni a diversi livelli”.
Consiglio Abruzzo:D’Alfonso, rompere isolamento e creare alleanze
Una regione “aperta” in grado di dare “risposte definitive ai cittadini e di generare nuova linfa di crescita per le imprese e per la societa’ abruzzese in generale”. In un intervento durato un’ora il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, nel suo discorso alla prima seduta del nuovo Consiglio regionale che ha aperto la Decima legislatura, ha disegnato il futuro dell’Abruzzo secondo l’idea che “questo governo regionale vorra’ portare avanti”. Un’idea in grado “gia’ da subito di rimpore il pericoloso isolamento nel quale e’ caduta questa regione. E’ una priorita’ essenziale del nostro programma di governo, pensare ad un Abruzzo che sappia rapportarsi con le regioni limitrofe, che sappia parlare il linguaggio nazionale ed europeo delle istituzioni, che ridiventi punto di riferimento di un certo modo di programmare e progettare. Tutto questo – ha detto il presidente D’Alfonso nel corso del suo intervento – richiede un’idea nuova e forte di Regione. Non una Regione autoreferenziale e autorefenziata, ma una Regione che si definisca progetto, dimensione progettuale. Potenza di una dimensione progettuale che permetta di realizzare piu’ velocita’, piu’ premure, piu’ attenzioni verso le famiglie e le imprese”. Il passaggio alla collaborazione e alla rottura di “ogni forma di isolamento” e’ stato piu’ volte ribadito dal presidente D’Alfonso che non ha mancato di tratteggiare le coordinate programmatiche. “La grande sfida – ha sottolineato – e’ generare collaborazione con due linee di sviluppo: la costa con la collaborazione con Marche e Molise e l’Appennino con Lazio e Umbria. Concepire queste alleanze significa allontanare l’isolamento e la debolezza di questa regione”. La “nuova Regione” avra’ un occhio particolare sulle infrastrutture. “le infrastrutture – ha proseguito il presidente della Giunta regionale – devono avere dignita’ perche’ accadono e si realizzano. Questo significa che dobbiamo essere in grado di saper realizzare, saper finanziare, saper progettare e saper mettere in funzione una infrastruttura. E cio’ richiede un’alleanza tra chi e’ dentro la Regione e chi sta fuori: imprese, Universita’, societa’ di progettazione pubbliche e private”. Da qui l’annuncio del presidente Luciano D’Alfonso: “Ci doteremo di una legge che faccia capire quali siano le priorita’ dell’Abruzzo; una sorta di legge obiettivo regionale che verra’ approvata in occasione della discussione e deliberazione della legge di stabilita’ finanziaria regionale”. L’infrastruttura viaria della Fondo valle del Sangro, “sara’ la priorita’ delle priorita’, anche per raccogliere la sfida che ci ha lanciato Sergio Marchionne”. Ma ci sono altre priorita’ che non possono essere accantonate: “su tutte – spiega D’Alfonso – i collegamenti ferroviari in una regione che ha dato i natali a Silvio Spaventa, il primo che ha disegnato e pensato ad una mobilita’ ferroviaria a livello nazionale. In questi anni dobbiamo far partire una vera e propria ‘rivoluzione della dotazione ferroviaria’. E lo dico pensando alla direttrice della dorsale adriatica sulla quale stiamo perdendo la vitale partita dell’Alta velocita’ e a Bruxelles daremo battaglia per entrare nei finanziamenti e nei progetti dei corridoi europei; pensando al collegamento Pescara-Roma con la possibilita’ concreta di ridurre di 55 minuti gli attuali tempi di percorrenza; e pesando anche alla linea ferroviaria Pescara-L’Aquila che potrebbe contare su tempi di percorrenza di 80 minuti”. Il presidente Luciano D’Alfonso ha poi assicurato “un’attenzione particolare del governo regionale alla ricostruzione economica e culturale dell’Aquila. La possibilita’ per il capoluogo regionale di una Zona franca fiscale. A giorni, inoltre, definiremo la mappa dei nuovi Aiuti di Stato e dentro, di sicuro, ci sara’ L’Aquila, ma anche altri territorio che in questa regionale hanno bisogno di investimenti pubblici e privati in grado id generare lavoro e benessere”.
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