Sono molto soddisfatto, ho chiarito tutto”, è questo il commento del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, subito dopo l’interrogatorio durato più di due ore al quale è stato sottoposto dai pm di Pescara, Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio, nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato nell’inchiesta abruzzese sui rimborsi ai gruppi regionali. Chiodi ha annunciato per domani mattina una conferenza stampa nella quale “dirò tutto il resto”. In Procura seguiranno a sfilare oggi anche altri assessori regionali indagati, mentre i restanti interrogatori si terranno lunedì 10 e mercoledi 12 febbraio. L’inchiesta vede coinvolti oltre a Chiodi, il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, otto assessori regionali, due ex assessori e tredici consiglieri regionali. Le ipotesi di reato sono a vario titolo quelle di truffa aggravata, peculato e falso ideologico. L’indagine si riferisce al periodo 2009-2012.
E’ durato mezz’ora l’interrogatorio dell’assessore Paolo Gatti che ha risposto a tutte le contestazioni e si è impegnato a fornire altri documenti.  “C’era poco da chiarire, mi contestano i pasti. Ero in missione ed ho mangiato” – ha commentato l’assessore Gianfranco Giuliante al termine dell’interrogatorio. 15 minuti: tanto è invece durato l’interrogatorio dell’ex assessore regionale alla Cultura, Luigi De Fanis, che si è difeso sostendendo di avere pagato con i suoi soldi i pasti dei commensali che hanno pranzato con lui. In altri casi, invece, i commensali hanno provveduto di tasca loro. Anche il consigliere regionale Nicola Argirò, al termine dell’interrogatorio, era molto soddisfatto ed ha commentato: “Ho chiarito tutto quello che volevano sapere. Ho trovato un clima di disponibilità e molta serenità”.
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