Inchiesta “Do ut des” : altre reazioni

AQ 1Altre reazioni all’inchiesta aquilana sulla ricostruzione post sisma. Questa è la posizione espressa dai parlamentari del M5S Vacca, Colletti, Del Grosso e Castaldi :  “L’Abruzzo ormai è costantemente nelle cronache nazionali sempre per lo stesso motivo: continue inchieste giudiziarie, scandali politico-imprenditoriali, corruzione, mazzette, spreco di denaro pubblico ecc… A questa frenetica attività delinquenziale, o presunta tale, fa da contraltare un immobilismo quasi totale nelle questioni che invece riguardano i cittadini. L’Aquila è lo specchio di questa situazione: molte inchieste, tanti sprechi, ricostruzione quasi zero. La vicenda aquilana sta mostrando il peggio dell’Italia, a cominciare da coloro che ridevano durante il terremoto fino a chi ha speculato, in vari modi, sulla ricostruzione.
I responsabili di questa situazione sono tanti, e tra questi ci sono gli uomini dei partiti che hanno amministrato l’Abruzzo e le sue città in questi anni. Non solo quelli coinvolti direttamente (che sono SOLO una parte del marcio) ma anche tutti coloro che non hanno denunciato apertamente un sistema corrotto fin dalle fondamenta ma al contrario hanno tollerato, chiuso un occhio, avallato questa realtà e le persone che ne facevano parte. I partiti (destra, sinistra, centro) sono gli sponsor di questo sistema, sono marci fino al midollo, e sono i principali responsabili di quello che sta accadendo. Com’è possibile che un sindaco presente da moltissimi anni in comune non sapesse tutto quello che sembra sia avvenuto? O è del tutto incompetente e inadeguato a fare il sindaco, oppure sapeva ma non parlava. Non sapremmo quale ipotesi sia la peggiore! Stessa cosa per la presunta paladina della ricostruzione (che non c’è) Pezzopane. Questi baroni politici aquilani, visto che non avranno la dignità, la decenza, il pudore di scomparire da soli dalla scena politica dimettendosi all’istante, verranno spazzati via dai cittadini, da quella maggioranza sempre più numerosa che vuole un cambiamento radicale. Così come verranno spazzati via nei prossimi mesi Chiodi e gli altri artefici di questo disastro nel quale vivono gli abruzzesi “.

Questo invece il testo di una nota diffusa dal consigliere regionale di Forza Italia, Luca Ricciuti : “Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, non poteva non sapere quanto accadeva intorno al Comune, in caso contrario significherebbe che gli è sfuggito di mano il controllo della macchina politica e tecnica: in entrambi i casi dovrebbe farsi un esame di coscienza e trarne le conclusioni. Quanto sembra emergere in queste ore non è altro che l’ennesima vicenda opaca che riguarda l’amministrazione comunale. Basti ricordare la questione dell’affidamento diretto dello smaltimento delle macerie, un affare da circa 50 milioni di euro, e quella dei Moduli abitativi removibili (Mar), entrambe naufragate dopo l’interessamento della magistratura. D’altra parte era stato proprio il Comune dell’Aquila a chiedere all’allora capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, di poter gestire direttamente i puntellamenti degli edifici danneggiati dal terremoto, assegnati alle ditte attraverso affidamenti diretti giustificati dall’emergenza. Un quadro a tinte fosche che consiglierebbe un gesto di vero coraggio e di assunzione di responsabilità politica da parte del primo cittadino che dovrebbe rassegnare le dimissioni, per restituire onorabilità alla classe politica comunale di centrosinistra di fronte agli aquilani”.

Il segretario provinciale dell’Aquila dell’Italia dei Valori, Rinaldo Mariani, ha espresso “forte indignazione per i casi di corruzione e di mal costume riferiti all’attività di puntellamento e di ricostruzione sviluppatisi negli anni 2009/2011 che hanno interessato l’Amministrazione Comunale dell’Aquila. Il nostro partito, ad ogni livello, auspica che la Magistratura faccia il suo corso fino in fondo, in tempi brevissimi, perché la città deve sapere la verità e non può aspettare nell’incertezza. La corruzione di pochi non può infangare l’onestà e la correttezza di tanti che si adoperano con dedizione alla gestione amministrativa di una città alle prese con i gravosi problemi della ricostruzione”.

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