Carissimo Direttore, l’eredità del Sindaco uscente Luigi Albore Mascia? Promesse non mantenute e tanti debiti. Auguri doverosi e sinceri al sindaco Arbore Mascia per il suo matrimonio, ma neanche la luna di miele giustifica le gravi inadempienze della sua giunta. L’amministrazione scadente da lui guidata sta per uscire di scena, ma prima il sindaco e i, pochi, sostenitori rimasti dovrebbero dire ai pescaresi in che condizioni lasciano le casse comunali. Ci sono soldi per pagare i tanti cantieri elettorali? ci sono contanti per gli stipendi del personale fino a fine anno? È vero che sono state impegnate tutte le risorse disponibili comprese le anticipazioni bancarie? A noi risulta che con le disponibilità di cassa, appena 5 milioni, a malapena si coprono gli stipendi di giugno? Ma soprattutto, perché non è stata deliberata l’aliquota Tasi 2014, la cui prima rata si dovrà pagare entro giugno? Forse per non ammettere la necessità di una stangata per evitare il dissesto, anche a causa delle errate previsioni Tares? Invece di tardive e strumentali iniziative sul porto, utili solo a cercare di raccattare qualche voto, il centrodestra e Mascia dovrebbero impegnare questi ultimi giorni di fallimentare amminatrazione a spiegare ai pescarese in che condizioni hanno ridotto il bilancio comunale. Ovvero alle soglie del dissesto. Walter Nerone
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