video » Tassisti, Pescara è un caso nazionale

incontro taxiHa preso il via questa mattina la manifestazione di protesta, “a oltranza”, dei tassisti pescaresi, che stazionano con le loro auto davanti alla sede delle Regione Abruzzo, in viale Bovio. Il malcontento degli operatori va avanti gia’ da un po’, ed e’ legato alla forte concorrenza con i colleghi di Chieti, che sono stati autorizzati dalla Regione a lavorare negli spazi aeroportuali. Viene inoltre contestata l’attivita’, definita “illegittima”, del Consorzio Radio Taxi Cometa che e’ stata autorizzata nel 2009, in occasione dei Giochi del Mediterraneo, solo per pochi mesi e invece prosegue non solo sui territori di Chieti e Montesilvano ma “nell’area metropolitana Pescara – Chieti”, come recitano gli slogan pubblicitari su “manifesti adesivi affissi ovunque”. Alla protesta partecipano tutti i 38 aderenti al Cotape, la cooperativa di tassisti del capoluogo adriatico che aderiscono all’Uritaxi (Unione di rappresentanza italiana dei tassisti), e il sit-in andra’ avanti “fino a quando la Regione non cambiera’ il provvedimento che autorizza anche altri operatori a lavorare negli spazi aeroportuali, dove peraltro l’arrivo di turisti e’ scarso”, spiega Michele Giovannetti, rappresentante dei tassisti nella Commissione taxi di Pescara. La richiesta alla Regione “e’ di tornare al vecchio regolamento Enac, come accade in tutti gli aeroporti d’Italia, dove lavorano solo i tassisti che hanno la licenza nei comuni dove ricade l’aeroporto, nel nostro caso Pescara e San Giovanni. Il caso creato a Pescara rischia di estendersi in altri territori, replicando polemiche e contestazioni”.


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FEBBO: “BASTA INUTILI POLEMICHE”
“Mi duole leggere di inutili, quanto dannose, cronache che fanno male all’immagine della nostra regione. Mi riferisco alla questione degli stalli dei taxi ed al fatto che non si accetti il principio che e’ stata applicata, semplicemente, una Legge nazionale, la n. 422 del 1997, e la successiva ordinanza dell’Enac a cui tutti i Comuni devono fare riferimento”. Lo afferma l’assessore regionale Mauro Febbo in relazione alla protesta dei tassisti pescaresi. “Infatti, il Decreto Presidenziale firmato dal Presidente Chiodi – spiega l’assessore – non e’ altro che un atto dovuto e nulla serve a cercare di dare larghe interpretazioni, riaccendendo inutilmente gli animi e portando a scene che poco fanno bene all’immagine turistica e di ospitalita’ che contraddistingue la nostra regione. Cronache, come quella di turisti inglesi malamente contesi fra colleghi tassisti sono una pubblicita’ negativa e che mina tutto il lavoro che questo Governo regionale sta portando avanti anche per la mobilita’ ed il turismo. Auspico quindi, che si comprenda che cio’ che e’ scritto sul Decreto Presidenziale e’ l’unica strada possibile, riconoscendo diritti dovuti a tutti i tassisti e che nessuna strumentalizzazione politica puo’ stravolgere o fomentare inutilmente gli animi”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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