Grillo indagato a Teramo

grilloProvengono dalle procure di Roma, Bergamo e anche Teramo i fascicoli a carico del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo in cui si ipotizza a suo carico l’articolo 266 del codice penale, ovvero “L’istigazione a militari a disobbedire alle leggi”. Il gruppo Terrorismo della procura di Genova (composto dall’aggiunto Nicola Piacente e dai sostituti Federico Manotti e Silvio Franz) ha aperto un fascicolo riunendo quelli aperti nelle altre procure, confluiti a Genova per competenza territoriale.
Gli esposti stigmatizzano la lettera aperta che Grillo scrisse il 10 dicembre sul suo blog invitando i vertici di polizia, carabinieri ed esercito di “non proteggere più questa classe politica”. Lo stesso reato ipotizzato dalle procure di provenienza è stato apposto in calce al fascicolo genovese. Il fascicolo della Procura di Teramo prende le mosse dall’esposto presentato nel dicembre scorso da alcuni esponenti del movimento giovanile del Partito Democratico. Il capo d’accusa imputato al leader del M5S è quello di “istigazione a militari a disobbedire alle leggi o a violare il giuramento dato o i doveri della disciplina militare o altri doveri inerenti al proprio stato”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

Sii il primo a commentare su "Grillo indagato a Teramo"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*