Processo Grandi Rischi: non è ancora finita. La sentenza di appello che assolve sei scienziati dell’organo consultivo del Governo condannando a due anni l’ex vice capo del Dipartimento di Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, rende ancora più difficile la posizione dell’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, chiamato in causa un anno fa nell’inchiesta definita “Grandi rischi bis”, in relazione – in particolare – alla gestione dello sciame sismico che precedette la grande scossa del 6 aprile. Quella che portò via 309 persone. A farlo capire sono il procuratore generale nella sua parte dell’accusa, Romolo Como, ma anche il procuratore generale della Corte d’Appello Giuseppe Falcone. Proprio quest’ultimo in un’intervista ha detto: “Dalla sentenza risulta chiaramente che l’unica responsabile è la Protezione civile. È vero che Dolce non è stato condannato, ma De Bernardinis era il vice capo dell’organizzazione e quindi c’è una differenza». Era il giugno del 2013 quando il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale del capoluogo, Giuseppe Romano Gargarella – su richiesta della parte civile Vincenzo Vittorini rappresentata dall’avvocato Angelo Colagrande – dispose nuove indagini a carico dell’ex capo dipartimento della Protezione civile, in sostanza scegliendo una strada diversa da quella tracciata dai pm Fabio Picuti e Roberta D’Avolio, che per Bertolaso avevano chiesto l’archiviazione. Ora, con la sentenza d’Appello – per la quale si aspettano fra 90 giorni le motivazioni – si apre un nuovo capitolo in una saga che vede, in mezzo, i familiari delle vittime che nell’appello vedevano il momento finalmente per avere giustizia. Capitolo che vedrebbe la Procura generale in procinto di chiedere l’incriminazione di Guido Bertolaso nell’indagine parallela a quella che riguardava la commissione Grandi rischi, che poggia su una telefonata con di Bertolaso con l’ex assessore regionale alla Protezione civile, Daniela Stati, nella quale Bertolaso, annunciando i contenuti rassicuranti che sarebbero emersi nella riunione del 31 marzo 2009 che si apprestava a organizzare, appare come mandante.
( di Marianna Gianforte)

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