È iniziata poco dopo le 15 e 30, al tribunale dell’Aquila, l’udienza camerale sull’incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta Grandi Rischi bis. Un’inchiesta che vede indagato l’ex capo della Protezione
Civile Guido Bertolaso in relazione alla riunione della Commissione
Grandi Rischi del 31 marzo 2009 il cui processo ha portato alla
condanna in primo grado di 7 esperti a sei anni di reclusione ciascuno con l’accusa di aver sottovalutato il rischio sismico e dato false rassicurazioni agli aquilani alla vigilia del terremoto del 6 aprile 2009. La nuova inchiesta mira a chiarire se i sette scienziati componenti della Grandi Rischi rilasciarono le dichiarazioni perché indotti a ciò dall’ex capo della Protezione Civile, dunque se è ipotizzabile un
concorso di colpa come sostengono i legali di parte civile. Il pubblico ministero Fabio Picuti aveva chiesto l’archiviazione nei confronti di Bertolaso ma il giudice Giuseppe Romano Gargarella, dopo la pubblicazione di nuove intercettazioni ha disposto ulteriori accertamenti che si concluderanno entro la fine dell’anno. Presenti in tribunale, sei dei sette scienziati condannati in primo grado, assente Claudio Eva. In aula in qualità di testimone, anche l’ottantenne Giuseppe Zamberletti, fondatore della moderna Protezione civile italiana. Era attesa la presenza anche dell’ex capo della Protezione Civile Bertolaso che però non ha preso parte all’incidente probatorio.

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