Uve bianche di Pecorino trasferite in alta montagna per creare il vigneto sperimentale più alto del Centro e Sud Italia. Il progetto é di una giovane azienda abruzzese “Feudo Antico” e lo scopo é quello di valorizzare la vocazione enologica di un territorio ricco di tradizione. La prima raccolta in questi giorni a quasi 1000 metri di altezza sul livello del mare, all’interno della Tenuta Casadonna a Castel di Sangro, con il coinvolgimento di testimonial particolari, i giornalisti delle più importanti testate italiane e per l’Abruzzo Luigi Di Fonzo de Il Centro ed il direttore di Rete8 Pasquale Pacilio. Dal territorio originario di Tollo a quello di Castel di Sangro già da tempo trasformata in città laboratorio del gusto e dell’accoglienza, grazie al progetto didattico e formativo del pluridecorato chef abruzzese Nico Romito. Obiettivo primario della sperimentazione é verificare la qualità del vitigno autoctono Pecorino in altura. Il Direttore Generale di Feudo Antico Andrea Di Fabio parla di viticoltura eroica: “Questo progetto nasce dalla nostra ostinazione e dall’orgoglio che ci caratterizza, viste anche le condizioni non facili in cui operiamo. Eppure siamo entusiasti di questo lavoro e pronti a raccoglierne i primi frutti”. Secondo le previsioni dell’agronomo di “Feudo Antico” Antonio Sitti da questo esperimento dovrebbe nascere un vino dalle note più aromatiche e maggiormente fruttate rispetto al Pecorino tradizionale di Tollo. Il progetto é seguito sul piano tecnico da un’equipe della Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università degli Studi di Milano, guidata dal Professor Attilio Scienza, uno dei massimi esperti nel settore.
Feudo Antico: prima vendemmia in quota

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