Giovani escort per clienti facoltosi, ragazze che si prostituivano in case e alberghi di lusso di Napoli e di altre città italiane. Industriali, professionisti e procuratori di calciatori erano disposti a pagare somme ingenti, fino a 2500 euro per un weekend. Del giro di affari beneficiava soprattutto chi aveva organizzato la rete attraverso la pubblicazione di foto e annunci su siti internet. Le indagini, condotte dalla Procura di Napoli, si sono dipanate fra le testimonianze delle ragazze e alcune intercettazioni telefoniche che hanno portato all’ individuazione di due sfruttatori, nei cui confronti sono state eseguite misure cautelari dalla Guardia di Finanza di Napoli. Nell’ordinanza si evidenzia come le ragazze non siano state vittime, ma anzi abbiano dato una spregiudicata e disinvolta “adesione all’attività di mercimonio”. Al termine dell’operazione è stato disposto l’obbligo di dimora nei confronti di un 41enne di San Giorgio a Cremano, mentre per una altro uomo, 47 anni, di Sulmona, è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Entrambi sono accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. I provvedimenti sono stati firmati dal gip del Tribunale di Napoli Paola Valeria Scandone che ha accolto le richieste dei pm Celeste Carrano, Giuseppina Loreto e Henry John Woodcock. Le centinaia di intercettazioni, dal contenuto abbastanza esplicito, svelano i rapporti che uno dei due indagati intrecciava con i clienti, che metteva in contatto con le escort. La sua posizione è più grave rispetto all’altro indagato, il quale è accusato per sfruttamento di una sola escort. “E’ scura di carnagione, a te piace la bionda nordica, è così stiamo parlando del pelo nell’uovo. Se oggettivamente una cosa è bella è bella. Tipo una macchina, Mercedes e Bmw sono due belle macchine”, dice l’uomo a un cliente. I magistrati parlano di comportamenti spregiudicati e sottolineano come “la rete, estesa persino in ambito nazionale, di clienti selezionati e facoltosi, il numero incredibile di prestazioni sessuali a cadenza settimanale, i guadagni notevoli ottenuti dalle ragazze disponibili per qualsivoglia prestazione sessuale” siano alla base delle esigenze cautelari. “Si tratta – scrive il gip – di una prostituzione di ‘alto lignaggio’ “.